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14 Agosto 2022 - 06:12
Una targa intitolata a un martire fascista riemerge sulla facciata di un bel palazzo appena rimessa a nuovo nel centro di Torino. Qualcuno se ne accorge, dal Comune fanno sapere che verrà chiesta la rimozione perché si tratta di una targa viaria che potrebbe generare confusione, visto che la strada ha cambiato nome. Il caso diventa una notizia che venerdì viene pubblicata da alcune testate online. E poche ore dopo la targa scompare. Rimossa dal condominio, prima di una interlocuzione formale con Palazzo Civico che sarebbe stata messa sul tavolo a partire da martedì, dopo il Ferragosto.
La targa si trovava in via Don Minzoni, all’angolo con corso Matteotti, ed era intitolata a Pierino Delpiano, morto il 3 dicembre 1919. Era uno scout, Pierino. Aveva combattuto nell’esercito italiano durante la prima Guerra mondiale. Venne freddato con due colpi di pistola durante una manifestazione socialista. Gli dedicarono una strada e anche una scuola. “Martire fascista”, c’era scritto sotto le date di nascita e di morte sulla targa, che poi venne coperta. Con i lavori di ristrutturazione è riaffiorata, proprio sopra la targa con il nome della via attuale.
«Dalle prime informazioni che ho acquisito - aveva spiegato venerdì, interpellata dall’agenzia di stampa Ansa, la presidente del Consiglio comunale e della Commissione Toponomastica di Torino, Maria Grazia Grippo - la targa con il nome di Pierino Delpiano è la vecchia denominazione di via don Minzoni emersa con il termine dei lavori di rifacimento della faccia ta del palazzo, conclusi da poco. Una seconda targa in corso Matteotti è riaffiorata dallo stesso intervento e riporta il vecchio nome del sedime, corso Oporto». Vecchi nomi, memorie di un tempo che non c’è più. E una questione di toponomastica che Grippo avrebbe preso in mano a partire dalla prossima settimana, quando sarebbero stati fatti gli opportuni approfondimenti.
«Ho contattato il condominio - spiegava venerdì la presidente del consiglio comunale - e risulta appunto che la targa è venuta fuori con i lavori e che non si tratta di una targa commemorativa ma toponomastica, con la vecchia denominazione della via. Al momento non sappiamo a quando risalga. Ma sicuramente è datata nel tempo. La mia intenzione - concludeva Grippo - è di chiedere la rimozione di entrambe le vecchie targhe, questa e quella di corso Matteotti». Il condominio, però, ha già provveduto. Un operaio, a quanto pare, è stato incaricato di togliere le vecchie targhe. Quella di Delpiano è sparita subito. Corso Matteotti si chiamerà (anche) corso Oporto ancora per un po’.
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