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CAMBIA LA VITA NOTTURNA

Rivoluzione movida, "contapersone" nelle aree affollate. Ecco le zone interessate

Il sindaco: «I giovani devono divertirsi, ma la gente deve dormire». Cosa succede a chi non si adegua?

Largo Saluzzo, cuore della movida di San Salvario

Largo Saluzzo, cuore della movida di San Salvario

Fonometri per misurare i decibel nei locali, "contapersone" per controllare quanta gente entra ed esce, chiusure anticipate dei cocktail bar che non rispettano le regole e strade dei quartieri resi "off-limits". In pratica, un divertimento a numero chiuso. Entra nel vivo la stretta sulla movida del Comune di Torino, annunciata questa mattina dal sindaco Stefano Lo Russo e dagli assessori Paolo Chiavarino, Gianna Pentenero, Chiara Foglietta e Carlotta Salerno. Nuove regole, tre delibere in totale, che modificano i precedenti regolamenti e recepiscono anche la sentenza del novembre scorso della Corte d'Appello - ora al vaglio della Cassazione - che aveva condannato Palazzo Civico a risarcire i residenti di San Salvario per la "malamovida".

Spiega il sindaco Stefano Lo Russo: «Abbiamo due fondamentali esigenze. Da un lato, vogliamo una Torino sempre giovane, ma dall’altro comprendiamo l'esigenza del diritto al riposo dei residenti. Abbiamo individuato una formula organica di azione istituendo per la prima volta una cabina di regia per regolamentare la vita notturna della città, che non deve più essere un evento estemporaneo da gestire ma dovrà essere integrata nella gestione ordinaria. E siamo la prima città d'Italia a farlo». 

Si parte subito dunque, ora che inizia l'estate, col monitoraggio sonoro dei locali, non solo dentro ma anche fuori, nei dehor. Tramite dei fonometri, cioè dei misuratori del livello di pressione acustica. I gestori dei cocktail bar, da questo punto di vista, dovranno adeguarsi sul piano di misurazione acustica e per farlo avranno sei mesi di tempo. Il Comune valuterà, in base alle spese, se andare incontro ai locali, attraverso dei bandi ad hoc. Queste le zone interessate: via Giolitti ambo lati, via delle Rosine ambo lati, via Po ambo lati, piazza Vittorio, via Giulia di Barolo ambo lati, via Verdi ambo lati, via Roero di Cortanze ambo lati, corso San Maurizio; corso Regina Margherita, via Napione ambo lati, corso San Maurizio; corso Regio Parco, corso Verona, Lungo Dora Firenze; corso Dante ambo lati, via Nizza, corso Vittorio Emanuele II, corso Massimo D’Azeglio. Escluso, quindi, il Quadrilatero. 

Fonometri, ma anche "contapersone" anonimi per contare quanti avventori accedono alle aree di movida, ma in questo caso solamente in largo Saluzzo, cioè il cuore del divertimento notturno di San Salvario. All'atto pratico, verrà utilizzata la tecnologia IoT - vale a dire Internet delle Cose - per contare fisicamente i flussi di gente, anche attraverso il conteggio dei numeri dei cellulari in quel momento accesi. Tutti i dati verranno poi raccolti in forma anonima. «Per controllare meglio la movida - precisa l'assessora Gianna Pentenero - abbiamo coinvolto enti, soggetti privati, associazioni e residenti. Puntiamo ad abbassare il livello di conflitto». 

I locali che non si adegueranno verranno multati o, nel peggiore dei casi, chiusi. «Andremo a ridurre gli orari di apertura dei locali se questi ultimi non risponderanno alle modifiche dei regolamenti che abbiamo previsto», avvisa l'assessora Penterero. Chiusura che avverrà attraverso delle apposite ordinanze. Inoltre, i locali dovranno "brandizzare" i loro bicchieri: in pratica, gli esercenti dovranno utilizzare bicchieri che rendano identificabile la provenienza. Infine, il personale dei cocktail bar - leggasi steward - dovrà essere adeguatamente formato per aiutare i gestori a fornire un miglior servizio con una particolare attenzione al rispetto degli obblighi in materia di somministrazione di alcolici. 

Movida che, secondo i piani del Comune, dovrà anche essere delocalizzata, uscendo quindi dalle storiche aree come San Salvario, piazza Vittorio e Vanchiglia. Spostandosi ad esempio in viale Ottavio Mai, a fianco del Campus Einaudi. «Faremo partire azioni di sensibilizzazione per stimolare i giovani frequentatori della vita notturna a comportamenti più coscenziosi - ha spiegato l'assessora Salerno - e potenzieremo l'offerta in altre zone di Torino come la Circoscrizione Sette. Viale Ottavio Mai è un luogo centrale per gli universitari ed è stato recentemente riqualificato con una progettualità europea importante». Con queste nuove regole sul controllo della movida, salta quindi il sindaco della notte. «L'istituzione del sindaco della notte - ha spiegato Lo Russo - è sospesa. Sarà la cabina di regia, presieduta dalla direttrice generale e costituita dai dirigenti degli assessorati coinvolti, a coordinare il tutto». 

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