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La polemica

Aumenti dei biglietti Gtt, il no dei sindacati: "Colpiscono poveri e anziani"

Dopo le parole del sindaco Lo Russo che non ha escluso rincari anche in città

Arriva un secco “no” all’aumento del costo del biglietto dei mezzi pubblici di Gtt (Gruppo torinese trasporti) da parte di Cgil Cisl e Uil Torino che chiedono di aprire un confronto sul trasporto pubblico locale. «Torino - sottolineano le organizzazioni sindacali con una nota con giunta - è una delle grandi città italiane dove il fenomeno dell’impoverimento dei singoli e delle famiglie risulta esteso, nello specifico in alcune aree urbane periferiche e il passaggio del costo di una corsa da 1,70 a 1,90 o 2 euro determinerebbe un peggioramento delle condizioni materiali di quanti utilizzano i mezzi pubblici, soprattutto la popolazione più anziana e quanti ne usufruiscono per motivi di studio o di lavoro, ma rappresenterebbe indirettamente anche un incentivo alla scelta del trasporto privato».

L’intervento delle tre sigle arriva dopo le parole del sindaco, Stefano Lo Russo, che alla radio, l’altra mattina, ha detto di non essere in grado di escludere un aumento, seppur minimo, anche sui ticket di chi si muove a Torino. Il primo luglio, erano scattati i rincari sui biglietti extraurbani. Con una crescita pari a quella dell’inflazione, che però si è andata sommare a quella già applicata l’anno prima.

Adesso, però, l’ipotesi dei rincari riguarda anche le singole corse all’interno della città. Dove oltre tutto sono assai frequenti le lamentele per la qualità dei servizi offerti dal Gruppo torinese trasporti. «Oltre all’incremento dei costi previsti dal modello tariffario - proseguono Cgil, Cisl e Uil - assistiamo ad un peggioramento del servizio erogato dal sistema di trasporto pubblico locale, connesso alla riduzione delle corse e all’incertezza degli orari», proseguono Cgil, Cisl e Uil Torino che con i segretari Igor Piotto, Davide Provenzano, Chiara Maffè sottolineano la necessità «non solo affrontare il rapporto tra costi del trasporto e qualità del servizio, madi aprire una sede di confronto sulla programmazione del trasporto pubblico locale, componente essenziale di un modello sociale di qualità della vita urbana, ma è anche un elemento centrale nello sviluppo economico di un territorio. Senza una programmazione del trasporto pubblico che intervenga su tutti i fattori, compresa la situazione economica di Gtt, il prezzo delle corse è destinato a salire e la mancanza di una prospettiva più ampia non potrà che scaricare i costi sulla parte più debole e più esposta della città».

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