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IL CASO

E’ emergenza Reddito di cittadinanza. «Servizi sociali a rischio aggressioni»

Attivo a partire da lunedì il numero verde a cui rivolgersi. Per oltre 3mila famiglie sussidio garantito

reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza

«In questi giorni sono capitati diversi episodi in cui cittadini vanno dal sindaco del Comune con la tanica di benzina in mano e gli dicono: “Io ho perso il Reddito di cittadinanza e ora ti do fuoco all’ufficio”». Il livello di tensione sociale è alto, come testimoniano le parole dell’assessore al Welfare Jacopo Rosatelli, sul finire di una commissione fiume in Sala Orologio. «Di norma i nostri Servizi Sociali sono sottoposti a situazioni di grande tensione, dove abbiamo gente che dà in escandescenza e agisce violentemente, sia verbalmente che fisicamente, contro gli operatori - racconta ancora Rosatelli -. Qualcuno arriva anche alle porte dell’assessore, ma io di questo non do mai notizia per non fare allarmismo». Ora sono i servizi sociali a essere a rischio.

L’emergenza
Secondo i dati attualmente nella disponibilità della Città, i nuclei in carico ai servizi sociali beneficiari del Reddito di cittadinanza sono 6.115. Di questi, 3.172 sono famiglie che hanno al loro interno minori, disabili e over 60 e che dunque, come previsto dal decreto del Governo, continueranno a ricevere in automatico la misura fino al 31 dicembre. A questi, si aggiungono 2.289 nuclei per i quali è stata già caricata l’analisi preliminare sulla piattaforma Gepi garantendo in tal modo la prosecuzione della misura fino a dicembre 2023, anche se non hanno al loro interno persone fragili delle categorie indicate in precedenza. «Per tutti gli altri sarà necessaria un’analisi della situazione» fanno sapere da Palazzo Civico.


Il nuovo numero
Nel frattempo, è stato attivo il numero 011.011.20.000 cui potranno rivolgersi, dal lunedì al venerdì tra le 10 e le 12, a partire da lunedì 7 agosto, i torinesi in condizioni di fragilità economica interessati dall’interruzione dell’erogazione del Reddito di cittadinanza. Si tratta di un’iniziativa che la Città ha deciso di attivare con urgenza per consentire alle persone più in difficoltà di segnalare la propria situazione sociale. «Vogliamo aprire un canale di ascolto» spiegano gli assessori al Lavoro e alle Politiche Sociali Gianna Pentenero e Jacopo Rosatelli.

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