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Il caso
15 Settembre 2023 - 06:00
A Torino sono al momento 194 le colonnine attive su suolo pubblico in città per 388 punti di ricarica
Se a Santa Rita e a San Salvario la mobilità elettrica la fa da padrone, in molti altri quartieri (vedi Campidoglio) la situazione è ben differente. Parliamo delle famose stazioni che servono per “rifornire” di energia le auto ibride o totalmente elettriche. A Torino non c’è un piano di settore specifico sulle colonnine elettriche, tanto che l’ultimo bando risale al 2018. Lo ha spiegato l’assessore alla Mobilità del Comune di Torino, Chiara Foglietta, rispondendo a un’interpellanza presentata dal capogruppo di Pino Iannò (Torino Libero Pensiero).
I numeri
Attualmente a Torino, come ha spiegato Foglietta, sono al momento 194 le colonnine attive su suolo pubblico in città per 388 punti di ricarica a cui si devono aggiungere i 56 punti di ricarica di Drivalia (il 10% delle 560 colonnine che la società ha sul territorio) e le colonnine ad accesso pubblico su suolo privato non monitorate dall’ufficio, e le 118 autorizzate ma non ancora attive per un totale di 444 punti di ricarica attivi. Ma stando al decreto legge del 16 luglio 2020 i punti non sarebbero sufficienti. In media a Torino servirebbe, infatti, una colonnina ogni 1000 abitanti.
Da qui la considerazione di una necessità di attivazione di altre 400 colonnine. Nei prossimi mesi - a tal proposito - è prevista però l’attivazione di 236 punti di ricarica (un centinaio, in teoria, dovrebbero arrivare quanto prima). Le Circoscrizioni 1,2 e 8 sono quelle che fanno la parte del leone. In primis le zone Santa Rita e Mirafiori Nord con 53 punti attivi o di prossima attivazione. Seguono San Salvario, Filadelfia e Nizza Millefonti con 52 punti e sul terzo gradino del podio si piazzano Crocetta e Centro con 49 punti. Male la Circoscrizione 7 (Aurora, Madonna del Pilone, Vanchiglia) con soli 25 punti. Peggio solo la Circoscrizione 4 con 24 punti attivi tra Parella e Campidoglio.
L‘iter burocratico
Sono tutt’ora in corso le attività di autorizzazione degli ultimi 98 progetti «sui quali - ha spiegato Foglietta -, si stanno riscontrando difficoltà legate alla interferenza con sottoservizi esistenti, carenza di potenza disponibile e interferenze con vari cantieri pubblici o privati in Città (teleriscaldamento, piste ciclabili, trasformazioni urbanistiche, demolizioni di
edifici)». Il consigliere Iannò ha espresso, con enfasi, «la necessità di adottare politiche ambientali e dei trasporti urgenti. Sottolineando l’importanza di promuovere un’ampia adozione di modelli di trasporto eco-sostenibili al fine di ridurre il numero di veicoli privati a motore endotermico in circolazione».
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