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Boom di truffe via web e messaggi

«Con un solo click ho perso tutto. Ecco cosa mi è successo»

Un torinese ha bruciato 270mila euro in investimenti, ha denunciato e poi ne ha pagati altri 30mila

Boom di truffe via web e messaggi «Ho perso i risparmi con un click»

Boom di truffe via web e messaggi

C’è chi pensa di aver trovato l’amore della sua vita dall’altra parte di uno schermo. E chi spera di fare soldi con gli investimenti via internet: «Invece ci ho rimesso l’intera pensione» racconta una delle vittime delle truffe online che, negli ultimi mesi, si è rivolto alla Polizia postale di Torino.

I casi sono tantissimi, in continuo aumento e con modalità molto diverse: si parte da “phishing” e “smishing”, che non sono altro che messaggi sul telefonino o e-mail sul computer che invitano a cliccare ad un link. I mittenti si presentano come una banca, Poste italiane o addirittura il corriere espresso: in realtà sono truffatori che riescono a rubare password e numeri di carte di credito.

Poi ci sono le truffe romantiche e sentimentali, in cui i criminali chiedono soldi e promettono soldi. E il trading online, fenomeno in grande crescita: «Di questi tempi, sempre più persone cercano di guadagnare qualcosa con gli investimenti via internet - premette la dirigente della Polizia postale, Manuela De Giorgi - E si trovano davanti offerte che li spingono a partire con una spesa bassa, intorno ai 250 euro. Subito i guadagni sono alti e c’è anche la possibilità di incassare subito. Così il truffatore riesce a far “ingolosire” la vittima e farsi consegnare sempre di più. Fino a quando la vittima perde tutto».

A quel punto può scattare il secondo livello di truffa, cioè l’offerta di rientrare delle perdite: le vittime vengono nuovamente ricontattate da finti avvocati o società di recupero crediti che promettono di aiutarli a recuperare i loro soldi. Invece è solo la prosecuzione del raggiro iniziale: di recente, un torinese si è rivolto alla Polizia postale dopo aver perso 270mila euro di investimento e ulteriori 30 mila euro nella speranza di recuperare i primi soldi.


«Ricordo il caso del papà di una ragazza disabile che è andato sul lastrico e si è ritrovato a implorare di rientrare della spesa - entra nel merito la dirigente della Polizia postale - Purtroppo questi criminali lavorano molto sul livello psicologico, creando un rapporto stretto e fiduciario con questi investitori. Spesso le vittime sono persone anziane che si bruciano la pensione o i risparmi di una vita, consegnando i codici del conto e concedendo anche la possibilità di controllare i computer da remoto. Ma ci sono stati casi anche di giovani e di esperti di finanza che finiscono in questi ricatti».

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