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Il processo

Torture in carcere, cadono le accuse. Ma arriva la condanna per l'ex direttore e un agente

Domenico Minervini era accusato di omessa denuncia per i pestaggi commessi dalla polizia penitenziaria

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Foto di repertorio (Ron Lach)

Condanna per l’ex direttore Domenico Minervini e per l’agente Alessandro Apostolico, assoluzione per l’ex comandante della polizia penitenziaria Giovanni Battista Alberotanza: si è concluso così il rito abbreviato nel processo per le presunte torture ai danni di detenuti nel carcere di Torino.

Le indagini avevano preso il via dopo la denuncia della garante dei detenuti del Comune di Torino Monica Gallo, che aveva raccolto testimonianze di educatori, psicologi, insegnanti e degli stessi detenuti.

Nel dettaglio, l’agente era accusato di essere stato protagonista di pestaggi sui detenuti nel periodo fra agosto 2017 e ottobre 2019. Ad essere maltrattati, secondo le accuse, erano i detenuti del padiglione C riservato a chi ha commesso reati a sfondo sessuale. L’allora direttore del carcere, Domenico Minervini, era chiamato a rispondere di omessa denuncia e l’ex capo degli agenti in servizio nel carcere, Gianni Alberotanza, era accusato di favoreggiamento (contestato anche a Minervini).

Il pubblico ministero Francesco Pelosi, che aveva portato avanti l'inchiesta insieme al procuratore aggiunto Enrica Gabetta, aveva chiesto un anno di condanna per l’ex direttore, due mesi in più per l’ex comandante e 4 anni per l'agente. Quest'ultimo, dopo la sentenza di oggi, è stato condannato a 9 mesi di reclusione: il reato di tortura è stato riqualificato in abuso di autorità. Per Minervini è stata disposta una multa di 300 euro per omissione di atti d'ufficio ma è stato assolto dall'ipotesi di favoreggiamento, così come Alberotanza.

Sono 12 le parti offese, tutti ex detenuti che hanno denunciato violenze. Ma si sono costituiti parte civile anche il garante dei detenuti (comunale, regionale e nazionale) e l’associazione Antigone. Sotto accusa ci sono anche altre 21 persone, che hanno optato per il rito ordinario. Il loro processo è ancora in corso.

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