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L'iniziativa

Dal torrente spuntano materassi e biciclette, in un weekend rimossi 2.000 chili di rifiuti

Trenta volontari hanno raccolto cento chili di spazzatura. Ecco cosa hanno trovato

Pulizia per il parco Stura

Pulizia per il parco Stura

Oltre cento sacchi di spazzatura, pari a circa 2.000 chili. Un vero e proprio “tesoro” quello saltato fuori dal torrente Stura. Una zona famosa per avere fatto da chioccia a due campi rom e oggi, nonostante gli sgomberi, ancora nelle mani del degrado.

È questo il resoconto dell’intervento portato a termine da trenta volontari “Plastic Free” che nel fine settimana hanno ripulito le sponde e il letto del fiume Stura, nell’ambito dell’evento nazionale “Sea & Rivers” organizzato dalla onlus impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, con 246 appuntamenti nel weekend in tutta Italia di cui 12 in Piemonte.

 «Tanta plastica e vetro ma anche ingombranti come reti, materassi, biciclette divelte ma soprattutto quei rifiuti legati ai tanti barbecue che illecitamente si allestiscono in questa che un tempo la gente denominava Tossik Park ma che, tutt’oggi, continua ad essere terra di nessunodichiarano Federico Vidori, Stefano Righini e Francesca Marrazzo, referenti cittadini Plastic Free Onlus -. È inammissibile ritrovare pezzi di cestini utilizzati per grigliare, asciugamani, tavoli, sedie e mobili rotti. Abbiamo agito con il fiume Stura in secca a causa della siccità che ha caratterizzato le ultime due annate ma con un minimo di flusso d’acqua tutto ciò sarebbe finito in mare dove, di questo passo, nel 2050 avremo più plastica che pesci».

All’amministrazione viene chiesto di predisporre misure di controllo per quest’area sia per questioni di sicurezza, in caso di allagamenti, sia per evitare che continui questo indecente inquinamento delle acque del torrente. 

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