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IL BORGHESE
27 Novembre 2023 - 04:49
Christian Greco
Sacrificio. Letteralmente “rendere sacro ciò che si fa”. È una storia di studio, impegno, passione e anche qualche sacrificio quella del direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco. Nominato “Torinese dell’anno” per il 2023 dalla Camera di Commercio, il profilo di Greco è ormai diventato sinonimo di eccellenza. Un orgoglio locale. Qualcosa che sentiamo nostro e che ci prendiamo il lusso di sfoggiare quando ne parliamo con altri. Sentimento che si riflette nella sala gremita del teatro Alfieri. E che si percepisce nelle parole del sindaco Stefano Lo Russo che, nel congratularsi con Greco, cita un motto di Sant’Ignazio di Antiochia. «Si educa molto con quello che si dice, ancor più con quel che si fa, molto più con quel che si è». E questo appare oggi il direttore dell’Egizio agli occhi di molti: un esempio.
Non sfugge poi, che le polemiche che spesso hanno accompagnato il nome di Greco e la sua nomina a direttore dell’Egizio, abbiano contribuito a creare intorno alla sua figura un’aura di misticismo. O stai con Greco o no. «La città è e sarà sempre al suo fianco» rimarca ancora Lo Russo e lascia la parola al direttore.
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«Erano le 12 del 21 febbraio quando la presidente Christillin mi chiamò per dirmi che potevo tornare in Italia» racconta Greco che - nel 2014 - lavorava in Olanda. «Mi sentivo un apolide» prosegue e cita Medea. «Poi Torino e diventata casa mia. Mi ha insegnato a ridiventare italiano». Parlando del rapporto con la città poi, ricorda la diffidenza dei primi giorni. «Torino ti osserva, ti mette alla prova, ma quando riconosce che lavori ti abbraccia e ti accoglie in modo incredibile». Non un amore senza condizioni, ma senza dubbio un incontro che ha dato i suoi frutti e che oggi lo ripaga con grande affetto. Greco infatti compare anche tra i premiati della Fondazione Quarto Potere di TorinoCronaca a cui, il prossimo 11 dicembre, verrà consegnato un riconoscimento per la capacità di fare impresa nella comunicazione. Al suo fianco, ci sarà la presidente dell’Egizio Evelina Christillin. I due stanno traghettando il Museo verso un nuovo importante traguardo: superare la soglia del milione di visitatori in un anno. Obiettivo che pare a portata di mano anche prima, stando alle prenotazioni per il ponte dell’Immacolata.
«Greco ha dimostrato di saper coniugare la sua travolgente passione per l’egittologia con un’attenta visione della contemporaneità» commenta il presidente della Camera di commercio Dario Gallina, che ieri ha consegnato anche il Premio della Fedeltà al Lavoro, alle Imprese storiche e per i diplomati eccellenti tecnici e professionali. Ma i sogni non sono finiti ed è proprio Greco a spingerci a fare un passo in più. «Torino deve superare la “sindrome di Milano”» l’invito del direttore dell’Egizio. «Dobbiamo insistere per creare una rete ferroviaria che ci permetta di collegare questa grande area in modo più funzionale» aggiunge e si rivolge direttamente alle istituzioni in aula. «E comunque, a Milano non hanno il Museo Egizio» sorride.
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