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LA STORIA

Porta Palazzo perde un pezzo di storia, Grazia va in pensione dopo 53 anni

La fondatrice della macelleria Giacometti lascia il lavoro dopo più di mezzo secolo

Porta Palazzo perde un pezzo di storia, Grazia va in pensione dopo 53 anni

Grazia Giacometti

Dopo 53 anni di attività Grazia Giacometti, storica commerciante dell’Antica tettoia dell’orologio di piazza della Repubblica - nel cuore di Porta Palazzo - lascia il bancone per dedicarsi alla sua meritata pensione.

Era il 18 aprile del 1970, ci racconta Grazia, quando poco più che diciottenne, insieme al marito aveva dato vita ad un’attività a conduzione familiare di vendita di carni tradizionali: la macelleria Giacometti, inaugurando un percorso che forse non avrebbero mai immaginato sarebbe stato così lungo. È in quella stessa piazza, infatti, che Grazia ed altri venditori del mercato alimentare che la Tettoia ospita, hanno fatto crescere i propri figli, collaborando tutti per tenerli d’occhio mentre giocavano. «C’era un gran spirito di cooperazione - spiega Grazia - perché tutti avevamo bisogno l’uno dell’altro».

Lei che l’ha vista mutare negli anni racconta di un posto in cui quarant’anni fa le famiglie di qualunque estrazione sociale andavano a fare la spesa insieme. Oggi è sicuramente migliorato per qualità e varietà dell’offerta, «abbiamo rincorso i tempi», dice orgogliosamente, «il mercato è rimasto competitivo ed alla portata di ogni tasca, ma sono diminuite molto le famiglie che vi fanno visita».

Quando le chiediamo con che stato d’animo abbia lasciato il suo banco, Grazia non nasconde un dispiacere autentico, anzi, un “magone”, nel non essere più lei ad alzare la serranda e servire i suoi clienti. «Non avrei mai immaginato di quanto affetto sarei stata circondata, me ne sono resa conto solo quando ho detto loro che non ci sarei stata più io dietro il bancone. Venivano a raccontarmi pezzi di vita, a confidarsi, sfogarsi». Conclude poi ammettendo un po’ commossa «probabilmente passerò comunque molto spesso a salutare i miei, ormai ex, colleghi e clienti».

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