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La fuga da Mirafiori
24 Dicembre 2023 - 10:20
Qualche anno fa, sulla facciata della palazzina degli Enti Centrali che affaccia su corso Traiano, erano state installate delle "luci d'artista" che si diceva ideate da Lapo Elkann in persona - quando si parla di Fiat o ex Fiat, a Torino, ogni cosa diventa un aneddoto tanto da risultare difficile tornare alla versione originale - ma in realtà opera dell'artista Mimmo Paladino: erano delle schegge di luce che partivano dalla grande scritta "Fiat" sul tetto. "Fiat Lux", era fin troppo facile.
E questo era il titolo che aveva, nel 2009, una installazione realizzata con un albero di Natale rovesciato e decorato di automobili, ed esposta all'interno del Mirafiori Motor Village.
Poi nel tempo ci si è limitati al grande albero di Natale nell'atrio, oltre i vetri sormontati dai marchi del Gruppo. E adesso, sotto l'albero, che cosa c'è? C'è una letterina che però non sono i dipendenti a scrivere, bensì il management di Stellantis: una intitolazione quasi da brochure pensionistica o previdenziale o per l'acquisto di una multiproprietà, "Costruisci il tuo futuro". E' quella partita a ottobre, indirizzata a 15mila dipendenti, con l'offerta per lasciare il posto di lavoro. Una offerta che scade in questi giorni, il 31 dicembre, e che in mille, solo tra impiegati e quadri degli Enti Centrali, hanno già accettato.
L'offerta è arrivata, beffardamente, pochi giorni dopo che le sigle sindacali avevano firmato un accordo per le dimissioni volontarie che avrebbero riguardato 2mila dipendenti. Il piano Stellantis, invece, è di ben maggiore portata. In pratica, l'accordo iniziale prevedeva un incentivo pari a sei mensilità di retribuzione lorda per coloro che avevano raggiunto i requisiti per la pensione, oltre al TFR. Per chi, invece, non potesse maturare i requisiti nell'arco di quattro anni, oltre alla somma precedente ne era prevista una ulteriore pari a tre mensilità di retribuzione lorda. In più, c'era la clausola "rete di sicurezza" per chi, pur avendo trovato un nuovo lavoro al di fuori del Gruppo, vedesse risolto il nuovo contratto: in quel caso, Stellantis l'avrebbe riassunto.
Ora, invece, il piano prevede una forte somma come incentivo alle dimissioni volontarie anche per quei dipendenti al di sotto dei cinquant'anni: una somma in contanti da aggiungere al TFR maturato e a due anni di disoccupazione. Si partiva da circa 60mila euro, ora si è arrivati a un calcolo di 125mila euro solo di incentivo all'esodo. Ma poiché si tratta di "contrattazione individuale" - il piano "Costruisci il tuo futuro" è personalizzato su misura per ogni dipendente - pare si sia arrivati anche a 190mila euro.
Possibile, quindi, che a Stellantis convenga di più spendere questi soldi per tagliare i dipendenti anziché nella produzione? Si calcola che l'offerta media di 60mila euro sia stata fatta a 8mila persone, per un totale di 480 milioni di euro. Una somma destinata a crescere. E non solo per l'Italia, considerando che anche negli Stati Uniti è stato annunciato un piano di dimissioni incentivate per 6.400 dipendenti.
La strategia di Stellantis è questa: contenere i costi per la produzione di auto elettriche, cominciando dal personale. E dai fornitori, cui a inizio mese, qui a Torino, è stato chiesto di ridurre i prezzi almeno del 6%. Si tratta della stessa comunicazione in cui si sospendeva, per il momento, l'arrivo del nuovo modello Maserati, la Quattroporte elettrica, quello necessario a rimettere in moto Mirafiori, dove al momento anche la 500 BEV paga lo scotto di un calo degli ordini. Tanto che l'obiettivo di oltre 84mila vetture prodotte in un anno è stato ampiamente mancato. E al momento i lavoratori delle varie linee sono in ferie, fino al 5 gennaio. E dopo cosa accadrà?
A gennaio, con ancora il Tavolo per l'Automotive con ministro e sindacati in azione, ci sarà un incontro pubblico con il sindaco Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Alberto Cirio assieme all'arcivescovo monsignor Roberto Repole. Il quale, nel suo discorso natalizio, ha annunciato l'intenzione di incontrare i vertici di Stellantis. Ancora da capire se avverrà nel corso dell'incontro del 16 gennaio e se ci sarà una occasione di confronto privato.
Per il momento, negli uffici continua la corsa a firmare l'offerta di Stellantis, anche se con tutte le incognite per il futuro. Ma, tra impiegati e quadri, c'è anche chi dice che non è una questione di soldi, quanto "del fatto che se ti è arrivata questa proposta, significa che sei nell'elenco di esuberi. Se non accetti adesso, magari più avanti ti tagliano lo stesso. E senza quei soldi".
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