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IL FATTO

Storia di Ruchè, cagnolina avvelenata dall’hashish dei pusher in un giardino di Torino

L’animale ha ingerito droga mentre era a spasso con la padrona che lancia un appello: «Fate attenzione»

Ruchè

Ruchè

Ruché è una bella meticcia di 7 anni e anche se porta il nome di un vino non ha molti vizi e tra questi, sicuramente non c’è il fumo. Eppure qualche giorno fa ha rischiato la vita per una overdose da hashish.

La cagnolina è finita nei guai per aver ingerito della droga, con ogni probabilità una o più dosi nascoste da qualche pusher nel giardino Buscaglione di corso Regio Parco, anche se non si può escludere che, nel corso della sua passeggiata, si sia imbattuta nei resti di uno spinello. La conseguenza? Una raffica di visite da tre diversi veterinari e un grande spavento per Silvia, la sua proprietaria: «È successo giovedì pomeriggio - racconta - Qualche ora dopo essere tornati a casa, mi sono accorta dei primi sintomi». Ruchè stava male. «Teneva la testa piegata da un lato, camminava lentamente, sbandava e vagava con lo sguardo nel vuoto». Immediata la prima corsa in clinica veterinaria, dove hanno ipotizzato l’ingestione di droga. Riportata a casa, Ruchè è peggiorata. «Non riusciva più neanche a piegare le zampe». Passata la notte, altra corsa da due diversi veterinari che hanno confermato i sospetti del loro collega, aggiungendo anche che non era la prima volta che capitava loro di vedere cani ridotti così dall’ingestione di una sostanza stupefacente, confermata da alcuni sintomi come le pupille dilatate e la brachicardia.

Per fortuna, con il passare delle ore gli effetti degli stupefacenti si sono pian piano affievoliti fino, ieri, a scomparire del tutto. Ruchè si è salvata e potrà tornare a passeggiare ai giardini, sperando che abbia imparato a non mangiare più quello che trova in terra. Silvia invece ha voluto rendere nota la sua disavventura per lanciare un appello: «Fate attenzione quando portate a spasso i vostri cani, purtroppo non si sa mai cosa possano trovare in terra».

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