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Il giallo di Villa Frescot
12 Febbraio 2024 - 07:00
Villa Frescot è in vendita, prezzo 10 milioni di euro, e ci sarebbe già almeno una società pronta all’offerta d’acquisto. Ma anche su questo fatto clamoroso, che già vi aveva rivelato TorinoCronaca nei mesi scorsi, potrebbe abbattersi la scure della Procura. Mentre gli Elkann, nella battaglia con la madre Margherita Agnelli, potrebbero essersi traditi da soli. Ma vediamo di capire meglio.
La questione parte dall’indagine per dichiarazione infedele fraudolenta al Fisco nei confronti di John Elkann, del commercialista - e presidente della Juve - Gianluca Ferrero e del notaio Urs von Grunigen, esecutore testamentario di Marella Agnelli, vedova dell’Avvocato, scomparsa nel 2019.
I magistrati del pool di Marco Gianoglio stanno esaminando, in seguito all’esposto di Margherita Agnelli, tutte le carte acquisite nei giorni scorsi, sentendo testimoni preziosi, prima di ascoltare direttamente gli indagati. Al centro dell’indagine, i circa 8 milioni di euro di Marella Agnelli non dichiarati al Fisco alla sua scomparsa. Il nodo è la residenza della matriarca, che secondo la figlia non sarebbe stata in Svizzera.
A supporto di questa tesi, oltre ad ascoltare i dipendenti di Villa Frescot, sono stati esaminati i piani di volo dei trasferimenti in elicottero della vedova dell’Avvocato, i timbri sul passaporto e anche gli scontrini delle farmacie in Svizzera.
Se dimostrata la residenza effettiva in Italia, allora verrebbe invalidato quel testamento redatto secondo il diritto successorio svizzero anziché italiano, che ha saltato la figlia per beneficiare, con le quote della Dicembre, cassaforte di famiglia, i nipoti John, Lapo e Ginevra Elkann, così che il primogenito rimanesse al comando del Gruppo.
Ma cosa c’entra Villa Frescot? La magione in collina era passata a Margherita già alla morte dell’Avvocato, con usufrutto vitalizio a Marella (e subaffitto a John). Alla sua morte, Margherita ne ha ripreso possesso - scoprendo peraltro l’assenza di alcuni dipinti di pregio che farebbero parte di quella collezione segreta dell’Avvocato. Ecco, il punto è questo: la Procura potrebbe “congelare” l’alienazione di beni - legittimamente di Margherita - in attesa di fare chiarezza su tutti i passaggi della successione?
L’autogol dei fratelli Elkann riguarda invece le sedici società offshore, alle Isole Vergini Britanniche, che Margherita sostiene celino da sempre il patrimonio segreto di suo padre. Nella causa del 2022, in sede civile, gli avvocato degli Elkann avevano sostenuto che si trattasse di fatti noti, aggiungendo che, nel caso ci fossero stati fondi nascosti al Fisco, «quali che fossero le ragioni di questa mancata dichiarazione non è rilevante in questa sede». Ma adesso siamo nel penale. E la sensazione è che l’inchiesta potrebbe riservare clamorosi sconvolgimenti.
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