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Il futuro della Fiat

Mirafiori in cassa, ma le auto a pezzi rendono bene. Ecco perché

Aumenta il fatturato dell'hub dell'economia circolare: obiettivo 2 miliardi

STELLANTIS e l'ascesa dell'Economia Circolare: un viaggio sostenibile verso il 2030

Mirafiori è ancora in cassa integrazione, le Carrozzerie sono praticamente ferme aspettando la ripresa del mercato della Fiat 500e e dei nuovi modelli Maserati. Ma nello storico stabilimento c'è qualcosa che rende bene: in pratica fare a pezzi le vecchie auto rende quanto fabbricarle. O almeno così dimostrano i dati dell'hub di Sustainera, la prima unità di economia circolare di Stellantis in Italia.

Nel 2023, l'unità organizzativa di economia circolare di Stellantis ha registrato un incremento del 18% del proprio fatturato globale rispetto all'anno precedente. Non si tratta di un semplice balzo: è la testimonianza di un impegno costante verso un futuro più sostenibile. La gamma completa di ricambi sostenibili, che abbraccia le cosiddette 4R - Rigenerazione, Riparazione, Riutilizzo, Riciclo - è cresciuta in maniera esponenziale, coprendo ora il 15,2% del fabbisogno post-vendita dei clienti.

Nel 2024, la business unit Economia Circolare, spiegano da Stellantis, intende consolidare il trend di crescita registrato l'anno precedente. I piani di espansione sono ambiziosi, ma all'altezza delle sfide: l'obiettivo è raggiungere oltre 2 miliardi di euro di ricavi entro il 2030, come delineato dal piano strategico "Dare Forward 2030".



A novembre del 2023, Stellantis ha inaugurato il primo hub di economia circolare Sustainera nel complesso di Mirafiori. Questo centro di eccellenza si occupa della rigenerazione di motori, cambi e batterie ad alta tensione per veicoli elettrici. Ma non solo, si dedica anche al ricondizionamento e allo smontaggio dei veicoli, industrializzando le attività di recupero e riutilizzo sostenibile di componenti e materiali. 

Al momento, con un centinaio di operai al lavoro, molti dei quali provenienti dagli altri settori dello stabilimento, l'attività è incentrata appunto sulla rigenerazione e il recupero dei veicoli a fine vita, di modo che le componenti riutilizzabili possono essere reimmesse nel ciclo produttivo. A pieno regime, i lavoratori dovrebbero diventare 550.

Il futuro green è quello più volte auspicato da John Elkann e Carlos Tavares, con quest'ultimo a sottolineare come si tratti di un settore redditizio. Ma sarà sufficiente?

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