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La 500 elettrica è un flop
07 Marzo 2024 - 07:00
Adesso in casa Stellantis non hanno alibi ed è inutile dire che "Torino sarà sempre la casa della Fiat 500" e che per fortuna Mirafiori può contare sulle due nuove - si fa per dire - Maserati, come detto nei giorni scorsi. La realtà è che Mirafiori ha praticamente chiuso. O almeno lo rimarrà fino al 20 aprile, con la cassa integrazione per oltre 2.200 lavoratori. E perché? Perché il cosiddetto modello di punta nell'elettrico non vende abbastanza.
A dimostrarlo sono i dati delle immatricolazioni di febbraio 2024, quelle che pure hanno visto Stellantis recuperare importanti quote di mercato, con il brand Fiat a guidare la corsa, confermando la leadership nazionale. Il guaio, però, è nelle auto elettriche, le cosiddette BEV. La Fiat 500e è solo quarta in Italia, addirittura dimezzando i numeri dell'anno prima.
Dati alla mano, la Fiat 500e ha venduto, a febbraio, 245 auto contro le 538 dell'anno prima. Al primo e al secondo posto domina Tesla, con i 1.252 esemplari della Model Y e i 586 della Model 3, entrambi in aumento. Poi, c'è Volkswagen con la ID.3 con 365 esemplari venduti, ossia quadruplicando il dato dell'anno prima.
Stellantis piazza anche la Peugeot 208 all'ottavo posto, con 173 vetture contro 158. Mentre la nuova Jeep Avenger debutta al settimo posto con 184 vetture. Come si può notare, non è un mercato dai grandi numeri, almeno in Italia. La Fiat 500e, però, ci mette del suo: in molti hanno già detto che, pur essendo relativamente giovane, appare un modello arretrato rispetto ai competitor. La sua versione Abarth - anche questa prodotta a Mirafiori -, dal look aggressivo e con un software per riprodurre il rombo caratteristico - che una elettrica non può avere -, a febbraio ha fatto segnare 14 vendite. Praticamente meno della Ferrari Roma da oltre 200mila euro - ne sono state vendute 60 - e della Melex 378. Non sapete cos'è? E' un veicolo elettrico "famigliare" da usare sui campi da golf.
Quanto a Maserati GranTurismo, presto raggiunta dalla GranCabrio, non serve scomodare le statistiche: l'intera produzione annua di Mirafiori, per il Tridente, non raggiunge le 2mila unità. Un po' lontano da quelle 100mila vetture garantire l'anno scorso - prima del drastico taglio di produzione - o delle 200mila necessarie a tenere in vita lo stabilimento, secondo i sindacati.
La conclusione, quindi, quale può essere? A Mirafiori si decide di rifare la Fiat 500e - rifacendo in primis le linee - o si aspetta l'arrivo della Leapmotor con le sue 150mila vetturette cinesi? Proprio ieri, dalla Cina è arrivato il via libera alla joint venture fra Stellantis e l'azienda di Pechino, con la creazione di una nuova compagnia che potrà esportare anche in Europa e, forse, produrre proprio a Mirafiori. Carlos Tavares (che ieri, annunciando gli investimenti in Brasile, ha detto «qui c’è un ambiente favorevole») e John Elkann, a questo punto, devono chiarire le strategie.
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