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Il progetto

Area Ponte Mosca, che succede? La riqualificazione ora slitta al 2026

Nel 2010 l’omicidio di un romeno, preso a bastonate. Dopo le bonifiche c'è attesa per lo studentato

Area Ponte Mosca lumaca,

Area Ponte Mosca lumaca, cantieri soltanto nel 2026

I cantieri di riqualificazione dell’area Ponte Mosca potrebbero partire soltanto tra due anni. Anzi, tra due anni e mezzo per la precisione. Lo ha precisato in Sala Rossa l’assessore all’Urbanistica di Palazzo Civico, Paolo Mazzoleni, in risposta a un’interpellanza presentata dal vicecapogruppo di Torino Bellissima, Pierlucio Firrao.

IL PEC

«Il Pec è stato approvato con delibera della giunta comunale nel 2022 - ha ricordato Mazzoleni -. Successivamente nel novembre del 2023 è stato rilasciato il permesso a costruire. Tuttavia già a dicembre la società ha comunicato di volersi avvalere delle proroghe con estensione del termine di inizio lavori al 2026».

THE STUDENT HOTEL

Per chi non lo sapesse stiamo parlando del progetto The Student Hotel che investirà 65 milioni per rilanciare gli spazi abbandonati da 24 anni tra corso Giulio Cesare, lungo Dora Firenze e via Aosta. Un’area da 23mila metri quadri all’interno del quartiere Aurora che porterà alla nascita di uno studentato da 525 posti con 2mila metri quadrati di Collab, un hub per i co-workingun, auditorium con cinema serale e un rooftop bar con piscina.

LE BONIFICHE E L'OMICIDIO

Verranno investite importanti risorse su spazi di pubblica utilità per il territorio, prevedendo tra l’altro la realizzazione di un parco urbano di oltre 5mila metri quadri che sarà ceduto alla Città di Torino e spazi aperti interni al complesso assoggettati all’uso pubblico. Terminate intanto le bonifiche e lo smantellamento dei vecchi locali, dove nel 2010 un uomo di nazionalità romena è stato ammazzato a suon di bastonate da un connazionale. Senza ombra di dubbio l’episodio più inquietante.

Le bonifiche nell'area Ponte Mosca (foto d'archivio)

«La richiesta di rinvio dell’inizio lavori a novembre del 2026 - la replica di Firrao -, non è un buon segnale per il recupero di una zona che aspetta una riqualificazione da tanto tempo e per la carenza di posti letto universitari nella nostra città».

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