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La segnalazione

«Con la ciclabile sono aumentati i rischi di incidenti», così l'associazione si appella al Comune

La nuova pista ciclabile di via Nizza crea problemi anche ai cittadini non vedenti

Rischio incidenti per i disabili:

L'attraversamento tra via Nizza e via Cellini nel mirino dei ciechi

Da quando è arrivata la nuova pista ciclabile di via Nizza, realizzata come di consueto tra il parcheggio e il marciapiede, la loro vita si è complicata. Del resto attraversare la strada, per chi è cieco, è senz’altro fonte di possibili imprevisti. Specie in alcuni incroci dove auto in malasosta, panchine e altri arredi possono trasformarsi in un ostacolo. Chiedere per informazione ai volontari di Apri Onlus (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti) di via Nizza 151 che oggi chiedono al Comune di Torino nuovi semafori sonori all’incrocio con via Cellini.

Pericle Farris, presidente di Apri Servizi

«Purtroppo le auto parcheggiate in prossimità delle strisce pedonali - racconta Pericle Farris, presidente di Apri Servizi e della Fish Piemonte -, tolgono la visuale agli automobilisti in transito all’incrocio. Quando attraversiamo dobbiamo farci il segno della croce, perché qualcuno ci vede all’ultimo. Per non parlare delle panchine collocate agli angoli, altro grosso problema per chi non vede». Disagi che si riscontrano anche scendendo dall’auto, lato passeggero. «Mi è già capitato un sacco di volte di ricevere insulti da automobilisti e ciclisti mentre apro la portiera» racconta, dispiaciuto, Farris.

Nella zona, all’altezza delle intersezioni tra le vie Nizza/Carducci e Madama Cristina/Cellini sono già presenti altri due impianti adeguati alla disabilità visiva, funzionali al tragitto dalle fermate del trasporto pubblico alla sede Apri. «Tuttavia - spiegano dall’assessorato alla Mobilità di Palazzo Civico -, c’è disponibilità, compatibilmente con le risorse a disposizione della Città, a valutare l’installazione di un nuovo impianto adeguato alle persone con disabilità visiva all’incrocio tra le vie Nizza e Cellini».

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