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Il futuro dell'automotive
23 Maggio 2024 - 13:10
La notizia va data con molta cautela, perché troppe volte Mirafiori ha sperato, persino illudendosi, per poi ritrovarsi con una doccia gelata: anche con l'ultima, quella dell'investimento da 100 milioni di euro per rifare la Fiat 500e, per dotarla di una nuova batteria e piattaforma diversa perché sia più competitiva, economica. Un annuncio positivo, seguito da lì a poco da altra cassa integrazione e stop alla produzione fino a giugno. Quindi, cautela. Ma per il momento si può dire questo: Mirafiori avrà la nuova versione della Fiat 500 ibrida. E lo dice Olivier Francois, il ceo di Fiat.
L'ipotesi era già stata avanzata tempo fa: di fronte alle difficoltà della piccola elettrica sul mercato, si pensava di utilizzare Mirafiori per produrre una versione ibrida, come quella con motore 1.0 da 70 cavalli prodotta a Tychy in Polonia. Dove, proprio in questi giorni, è finita la produzione ufficialmente (con già 250 esuberi annunciati e potrebbero aumentare). Perché l'attuale 500 endotermica non sarà più in regola con le norme sulla sicurezza che entreranno in vigore a luglio. Dotare però la 500 elettrica di un motore termico non è facile: per quanto il "marriage" - ossia l'unione di scocca e motore - sia fattibile, essendo la 500e prodotta su una piattaforma diversa dalle moderne Stla, bisogna effettuare modifiche sostanziali, a cominciare dalla necessità di mettere il serbatoio della benzina. Quindi, l'ipotesi era stata accantonata. Ora, però, ritorna.
Ha detto Olivier Francois ad Autonews: "Stiamo lavorando per costruire una nuova 500 ibrida a Torino insieme alla variante 100% elettrica, ma occorre fare un investimento importante perché la piattaforma dell'elettrica 500 richiede modifiche importanti per ospitare un motore a benzina”. Attenzione: lo stesso Olivier Francois che solo all'inizio di maggio diceva che la 500 ibrida di Tychy non si sarebbe fatta a Mirafiori. Dunque, qual è la verità?
La verità è che in Stellantis i piani stanno cambiando velocemente, anche sulla spinta dell'avvio della commercializzazione in Europa delle vetture del socio cinese Leapmotor. E gli ultimi dati di mercato confermano che le elettriche stentano, in assenza di incentivi adeguati, mentre le ibride continuano a essere apprezzate e a vendere. La nuova Fiat 500 ibrida allora non sarà quella di Tychy con un face lifting, ma un modello nuovo: l'evoluzione dell'attuale elettrica, ma dotata di motore termico.
Come riporta il sito Everyeye.it, Francois ha detto: "L'avvio della produzione a Torino potrebbe non avvenire prima del 2026. La base su cui è costruita la 500 elettrica ci è costata 600 milioni di euro , ma utilizzarla anche per la variante Mild Hybrid a benzina ci permetterebbe di continuare ad avere grandi volumi di questo modello e di vedere crescere la produzione in Italia”.
Il 2026 è all'incirca lo stesso tempo indicato dal ceo di Stellantis, Carlos Tavares, per vedere il nuovo modello di Fiat 500e. Dunque, cosa succederà a Mirafiori nel frattempo? Rifare la 500e significa installare una nuova piattaforma, dunque fermare e cambiare le linee produttive. Utilizzare, come dice Francois, l'attuale piattaforma dedicata si concilierebbe con la nuova batteria, derivata magari dalla tecnologia brevettata di Leapmotor?
Tutti interrogativi che dovranno essere affrontati, per le ricadute sull'occupazione. Mirafiori è nel suo diciassettesimo anno di ammortizzatori sociali: cassa integrazione e stop produttivi sono previsti fino alla pausa per le vacanze estive. E a settembre? Altra cassa, se non addirittura esuberi, per preparare l'arrivo della vettura nel 2026?
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