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la stazione in vendita
18 Giugno 2024 - 12:33
Australiani, francesi, tedeschi e canadesi in fila per comprare Torino Porta Nuova e altre 13 stazioni italiane
Mezzo mondo in fila per compare Torino Porta Nuova e altre 13 grandi stazioni ferroviarie italiane. Si parla, ovviamente, non dei binari ma degli spazi commerciali: gallerie di negozi e ristoranti in cui ogni anno transitano milioni di passeggeri e che sono ufficialmente in vendita già da qualche mese.
Sul mercato, per la precisione, c'è Grandi Stazioni Retail, la società che gestisce le 14 maggiori stazioni ferroviarie italiane e che è attualmente controllata dal fondo francese Antin (65%) con il fondo Icamap (23%) e Borletti Group (11%). Oltre a Torino Porta Nuova si tratta, nel dettaglio, delle stazioni di Milano, Venezia (Santa Lucia e Mestre), Verona, Genova (Brignole e Piazza Principe), Bologna, Firenze, Roma (Termini e Tiburtina), Napoli, Bari e Palermo. Un affare che, secondo le stime, si dovrebbe chiudere a una cifra compresa tra 1 e 1,5 miliardi di euro contro i 953 milioni di euro che erano stati pagati nel 2016 dall'attuale proprietà per rilevare Grandi Stazioni Retail da Ferrovie dello Stato ed Eurostazioni.
Ora la corsa per aggiudicarsi questo "tesoro" è entrata nella fase decisiva. Secondo quanto riportato da Milano Finanza, all’advisor Ubs sono arrivate tre offerte non vincolanti, tutte dall'estero. Si tratterebbe del fondo australiano Macquarie, dei francesi di Altarea e di un "tandem" composto da Omers (il fondo pensione dei dipendenti municipali dell'Ontario, in Canada) e da Dws (gruppo Deutsche Bank). Sembrano quindi uscite dai giochi le altre società (svedesi, arabe e qatariote) che in questi mesi parevano essere interessate all'affare.
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