Cerca

la tragedia di courmayeur

Il racconto del superstite: «Li ho sentiti urlare, poi la frana li ha portati via»

Dopo la morte di Marco Bagliani e Luca Giribone, la drammatica testimonianza del terzo componente della cordata

Da sinistra, Marco Bagliani e Luca Giribone

Da sinistra, Marco Bagliani e Luca Giribone

«Prima c’è stato un grosso rumore e poi li ho sentiti urlare. Io mi stavo ancora arrampicando, così mi sono appiattito alla parete aspettando di essere trascinato via, giù con loro. E invece un masso ha strappato la corda e sono rimasto lì solo, appeso alla parete. Ma vivo».

Il ligure Luciano Peirano è il terzo componente della cordata di cui facevano parte anche il 59enne torinese Marco Bagliani e il 34enne di Bricherasio, Luca Giribone.

L’unico superstite della tragedia ha affidato il proprio racconto di quanto avvenuto a Mauro Penasa, presidente del Caai (Club Alpino Accademico Italiano): «Erano ormai a un centinaio di metri dalla cima - racconta Penasa - Bagliani e Giribone erano in sosta su un blocco di roccia e stavano aspettando Peirano. Potrebbe aver ceduto il blocco ma l’ipotesi più probabile è che si sia staccata un frana da più in alto e che li abbia travolti». Se così fosse, da parte dei tre alpinisti non ci sarebbe stato alcun errore o imprudenza, anche se la parete che stavano affrontando non è di certo per principianti: «È una salita per esperti - conferma Penasa - non di certo qualcosa che tutti possano affrontare. Ma loro avevano esperienza ed attrezzatura, non erano di certo dei principianti. Giribone era quello più giovane e forse anche per questo con più voglia, era lui a “trainare” gli altri. Bagliani non aveva compagni fissi di scalata ma era molto prudente, anche perché aveva pure una bimba di 3 anni. Non sarebbe mai andato in una zona che poteva essere pericolosa».

Peirone, comprensibilmente sotto shock, al termine del suo racconto ha confidato a Penasa la propria decisione: «Io in montagna non ci andrò più».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.