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Carcere di Torino, in 270 non rientrano nelle celle. "La situazione è allo sfascio"

Con oggi sono sette giorni di proteste continuative all'interno delle Vallette: "Lorusso e Cutugno ormai in mano ai detenuti"

Carcere di Torino, in 270 non rientrano nelle celle. "La situazione è ormai allo sfascio"

Foto di repertorio

Non si fermano le proteste da parte dei detenuti nel carcere di Torino. Da sette giorni ormai i disordini sono all'ordine quotidiano, come le segnalazioni in merito a una situazione degenerata dove le Vallette "sono sempre più fuori controllo e in mano ai detenuti". Ieri sera l'ultimo episodio che ha visto nel padiglione C 270 detenuti rifiutarsi di rientrare nelle rispettive sezioni detentive dai cortili passeggi dove sono rimasti fino alle 18 circa. Inoltre, i restanti detenuti delle altre sezioni detentive hanno partecipato alla protesta che questi hanno definito 'pacifica'. I detenuti hanno espresso le loro ragioni per manifestare: la struttura ormai fatiscente e degradante e la lentezza burocratica delle Procure e della Magistratura di Sorveglianza. Desiderano parlare con il garante nazionale dei detenuti, con i rappresentanti del governo in merito ai decreti legge e di parlare con un rappresentante del Tribunale di Sorveglianza. Per gestire la situazione gli agenti di polizia penitenziaria si è dovuto trattenere in loco per oltre dieci ore continuative, prestando un servizio assolutamente imprevisto e altamente stressante.

"Da immemore tempo segnaliamo le gravissime criticità del carcere di Torino e delle restanti carceri italiane tanto che giorno dopo giorno la situazione sta divenendo sempre più grave e pericolosa con rischio per l’incolumità fisica di tutti. Ancora una volta sollecitiamo il Ministro Nordio ad assumere urgenti e concreti interventi, oramai le carceri sono un vero e proprio inferno dove comanda la criminalità organizzata e dove i detenuti spadroneggiano. Sollecitiamo la premier Giorgia Meloni affinché dichiari con urgenza lo stato di emergenza delle carceri poiché il sistema penitenziario è al completo sfascio" questa la dichiarazione di Leo Beneduci, segretario generale di Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria). Il sindacato ha indetto per lunedì prossimo un sit-in davanti alle Ogr in corso Castelfidardo alle ore 10, negli stessi spazi e orari in cui ci sarà l'insediamento del consiglio regionale del Piemonte. "Siamo stufi di slogan, vogliamo i fatti".

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