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Il business dello sci

Bardonecchia agli inglesi per 20 milioni: ecco quando (e rispunta un Agnelli...)

Il fondo Icon, che già controlla Sestriere, darà così vita al maxicomprensorio Grande Vialattea con oltre 400 chilometri di piste

Gli Inglesi Pronti a Rivoluzionare il Turismo Invernale in Valsusa: La Nascita della Grande Vialattea

Potrebbe chiamarsi Grande Vialattea il maxicomprensorio per unire Sestriere e Bardonecchia in una sola enorme area sciabile. Un progetto che pare ormai alle porte, perché a quanto pare gli inglesi di Icon sono pronti a firmare il contratto con la Colomion Spa, che gestisce gli impianti (e molte strutture ricettive) di Bardonecchia. Rispetto a qualche tempo fa, adesso c'è una data - seppur indicativa - e anche il prezzo.

Della trattativa di Icon, il fondo di investimento inglese che nel 2022 ha già acquistato la Sestrieres Spa, vi avevamo riferito per primi noi di TorinoCronaca, oltre un anno fa. Peraltro, andando incontro a una serie di (sgarbate) risposte da parte del rappresentante della Colomion Spa, che ha sempre smentito la trattativa. E, in effetti, c'era stato un momento in cui il tutto sembrava essersi arenato: l'annuncio, difatti, era inizialmente atteso alla fine della stagione sciistica, invece la società di Bosticco ha annunciato le iniziative per quella estiva, senza far cenno a clamorosi cambi di mano.

Quelli però potrebbero arrivare a breve: la data per la firma, stando ad attendibili fonti locali, è per agosto anche se sembra esserci la possibilità di anticipare alla fine di luglio. Con la cifra di 20 milioni di euro, il fondo inglese - in cui confluiscono diversi investitori e, tramite altri fondi, alcuni analisti inseriscono anche l'interessamento di Andrea Agnelli, che non a caso mesi fa è comparso a Bardonecchia, con la sua Lamse - prenderebbe il controllo degli impianti di risalita di Bardonecchia, che comprendono circa una ventina di strutture tra Campo Smith-Colomion, Jafferau e Melezet.

Una cifra relativamente bassa, se pensiamo che per Sestriere Spa l'esborso - mai quantificato nel dettaglio - pare essere stato attorno ai 100 milioni di euro. La Colomion Spa ha però ben altre dimensioni: il suo fatturato si aggira attorno ai 7 milioni di euro l'anno e il 2022, per esempio, ha visto una chiusura negativa per mezzo milione di euro

Resta anche il dubbio se Nicola Bosticco rimarrà alla guida del comprensorio, magari in forma transitoria, così come accaduto per la famiglia Brasso a Sestriere. In parte perché gli inglesi di Icon apprezzerebbero l'idea di una continuità; in parte perché cedere ai fondi di investimento è per le società una maniera di monetizzare, un po' come vendere la nuda proprietà di un immobile continuando ad abitarci.

Una volta chiuso l'affare, si passerebbe alla progettazione della Grande Vialattea, con oltre 400 chilometri di piste, che ne farebbe uno dei più grandi e affascinanti comprensori sciistici d'Europa. Certo, ci sarebbe il problema dei collegamenti sci ai piedi, considerando la distanza fra le due aree sciistiche. 

Ma, considerando le difficoltà con la neve cui da tempo va incontro Bardonecchia - troppo bassa, per quella che sta diventando la quota neve - il business inglese sarebbe immobiliare e ricettivo, acquisendo anche i ristoranti e altre strutture della Colomion Spa, su cui negli ultimi anni sono stati fatti significativi investimenti per migliorare l'offerta turistica. Non solo sci, quindi, ma anche un'ampia gamma di attrazioni collaterali, come il bike park, la slitta e altre attività ricreative. Sul piatto ci sono anche i 40 appartamenti fronte pista del residence Campo Smith, che rappresentano un valore aggiunto.

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