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LA SANITÀ
10 Settembre 2024 - 19:20
Federico Riboldi alla Festa dell’Unità
Per rimettere in sesto una sanità “ad alto rischio” può succedere anche che un assessore di Fratelli d’Italia salga sul palco della Festa dell’Unità. È capitato questo pomeriggio quando l’assessore regione Federico Riboldi ha preso parte al dibattito sul nuovo piano socio sanitario organizzato dal Pd.
Un patto per la sanità
“Grazie per aver pensato a questo momento di confronto” premette Riboldi, rivolgendosi ai segretari Marcello Mazzù e Domenico Rossi, in prima fila. Promotore dell'incontro e contraltare del dibattito il vicepresidente della Commissione Sanità dei dem Daniele Valle. “Chiedo la concordia istituzionale e non lo faccio perché sono un ingenuo o perché temo l’opposizione. Faccio politica da 25 anni e so quanto il gioco di maggioranza e opposizione sia importante” prosegue rivolgendosi a una platea in cui siedono molte persone anziane. “Ora tutte le parti in campo puntano al miglior risultato possibile, da qualunque parte provenga non troverete mai un no da parte mia”. Un'apertura a cui Valle replica: "Ci prendiamo un rischio a sederci al tavolo, ma per noi opposizione è portare a casa risultati, non piantare bandierine."
No al Pronto soccorso privato
L’assessore di Fratelli d’Italia porta a casa un tiepido applauso quando parla della possibilità di creare nuovi pronto soccorso privati a Torino. “Non è una priorità di questa legislatura. Oggi non è in agenda” assicura. Nonostante sia stato un argomento ampiamente dibattuto durante l’ultima campagna elettorale, proprio dal presidente Alberto Cirio. “Anzi, vorremmo investire quei fondi nelle nostre strutture - prosegue -. Potemmo ave bisogno di alcuni letti quando le nostre strutture saranno maggiormente sotto stress, ma il pubblico mantiene il pieno controllo”. Dopo 100 giorni di assessorato Riboldi conferma quanto detto in fase di insediamento. E intanto il Pd batte il tempo e incalza su Cup e liste d'attesa.
Il nuovo piano socio sanitario
C'è sostanziale accordo anche per quanto riguarda il traguardo per la realizzazione del nuovo piano socio sanitario. “Andrà a condizionare la vita dei piemontesi nei prossimi due decenni quindi credo che non serva correre per poter dire di aver fatto in fretta” rimarca Riboldi. Concorda Valle: “Un anno è un tempo congruo e ragionevole per un traguardo così importante” replica.
La Stanza dell'ascolto
"Io sono per la piena applicazione della 194" premette Riboldi, commentando le recenti polemiche che hanno accompagnato l'apertura della stanza dell'ascolto al Sant'Anna. "Non deve essere un luogo dove si giudica e si benedice ma deve limitarsi a essere un luogo di libero accesso dove le donne possono trovare aiuto" conclude. E in molti leggono una certa distanza rispetto alle posizioni del collega di giunta Maurizio Marrone.
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