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Al Salone dell'Auto

Aston Martin e pick up a idrogeno, la svolta di Dumarey: Ecco perché il diesel non morirà

Il ceo Pierpaolo Antonioli: "Cerchiamo i siti industriali adatti per produrre a Torino l'idrogeno verde"

Aston Martin e pick up a idrogeno, la svolta di Dumarey: ecco perché il diesel non morirà

Mirafiori chiusa per un mese (per ora), lo stop ai veicoli euro 3 e 4, l'imposta svolta elettrica dell'Europa che per il momento è solo un flop. Tante facce per una sola medaglia, quella che vede al centro l'automobile. Oggetto del desiderio e, per taluni, nemica. Ma "considerarla come nemica fa male all'industria e ai posti di lavoro". Parole di Pierpaolo Antonioli, ceo di Dumarey Automotive, l'ex Punh che ha sede nell'area del Politecnico, ex GM. E' lui, dal Salone dell'Auto, a lanciare un avvertimento: il diesel non morirà, ma il futuro passa dall'ibrido e dall'idrogeno.

Lo dimostra il prototipo di pick up a doppia alimentazione - tra cui, appunto, idrogeno - in mostra allo stand di Dumarey accanto all'Aston Martin GT3 e motivo del riconoscimento Innovation Award consegnato ad Antonioli proprio al Salone dell'Auto. “Portare per la prima volta a Torino queste straordinarie vetture è per noi un grande privilegio”, ha dichiarato Antonioli. “Vogliamo condividere con il pubblico italiano la nostra passione per il motorsport e dimostrare il nostro impegno per l'eccellenza e l'innovazione tecnologica. Questi veicoli non sono solo esempi di ingegneria all'avanguardia, ma anche testimoni di una tradizione che vogliamo continuare a valorizzare e sviluppare. Inoltre, il nostro veicolo dimostrativo a idrogeno sottolinea il nostro impegno per un futuro più sostenibile”.

Un futuro che non sarà solo elettrico, con buona pace dell'Europa che dovrà per forza di cose rivedere le sue politiche, ma "un mix di alimentazioni: ibrido, elettrico, diesel, benzina, combustibili, sintetici e soprattutto idrogeno". Proprio il caro vecchio diesel, visto come il peggiore dei nemici, soprattutto quando si parla di blocchi del traffico, "ma un diesel di nuova generazione inquina il 30% in meno di un Euro 4".  Dumarey in Stati Uniti, Brasile e Medio Oriente ha già avviato progetti in questo senso, in particolare per un turbodiesel Euro 7. Mentre per l'idrogeno, il futuro sarà a Torino: "Dumarey, per espandere le proprie attività nello sviluppo di motori a propulsione a idrogeno e celle a combustibile, sta valutando possibili aree industriali. L'obiettivo è trovare spazi adeguati per svolgere tali attività in sicurezza e se possibile produrre localmente l'idrogeno verde necessario".

"La svolta elettrica ha depresso tutto il mercato. Lo vediamo bene a Mirafiori. Le persone aspettano che scendano i prezzi o che cambi la normativa. E non comprano nuovi modelli". E le fabbriche si fermano, mentre i lavoratori vanno in cassa integrazione (ed è difficile che possano comprare una nuova auto, soprattutto una Maserati anche se scontata, come Stellantis ha offerto ai propri dipendenti...).

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