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IL CASO

Emergenza casa, 50mila alloggi vuoti: «Ci servono più risorse dall’Europa»

Parte così la tre giorni di incontri e approfondimenti del Social Innovation Lab sul diritto alla casa

Crisi della casa

Crisi della casa

Appena due giorni fa, per la prima volta nella storia della Commissione Europea, la presidente Ursula von der Leyen ha nominato il danese Dan Jørgensen commissario con delega all’edilizia abitativa. Un incarico delicato, simbolo di un crescente interesse per il tema della crisi della casa, che si riflette anche a livello locale. In questo contesto, la Città di Torino - in collaborazione con Eurocities - ha organizzato un tavolo politico per mettere a punto una serie di proposte a riportare alla Commissione. «Come amministrazione stiamo cercando di fare la nostra parte a livello locale, anche grazie agli investimenti del Pnrr, ma servono politiche e risorse mirate sul piano nazionale ed europeo» ha esordito il sindaco Stefano Lo Russo, poco prima dell’inizio dei lavori.

Al tavolo, insieme all’assessore alle Politiche Sociali e per la Casa della Città Jacopo Rosatelli, si sono seduti assessori e i rappresentanti istituzionali delle città di Roma, Bologna, Milano, Firenze, Napoli, Parma, Arezzo, Cesena, Brescia, Bergamo e Padova, il responsabile Fondi Abitare Sociale di Cassa Depositi e Prestiti Real Asset Filippo Catena e, in collegamento, la direttrice per l’Impiego e gli Affari Sociali della Commissione Europea Ruth Paserman; mentre le conclusioni sono affidate al segretario generale di Eurocities André Sobczak. «La crisi abitativa colpisce tutte le città europee e diventa così un problema dell’Ue che richiede una risposta a livello istituzionale» ha sottolineato Sobczar.


Guardando alla situazione di Torino, da più fronti i professionisti del settore hanno sottolineato che la mancanza di alloggi in affitto è da riscontrare, in parte, nel crescente numero di appartamenti occupati da Airbnb e, per altro verso, dall’aumento degli studenti. A questo si aggiungono i circa 50mila alloggi vuoti e sfitti in città. «La fiscalità per gli affitti incide pesantemente sulle scelte dei proprietari» analizza il primo cittadino. «Poi c’è un tema di flessibilità dei contratti - prosegue -. Il problema è spesso legato alla solvibilità degli affittuari e a quadri normativi che sono molto complessi per quanto riguarda le insolvenze». Sul fronte degli affitti per studenti invece Lo Russo non ha dubbi: «La città sta investendo fortemente sulle residenze universitarie». Considerate anche elementi di rigenerazione urbana. Un discorso a parte invece va fatto sull’edilizia popolare. Anche in questo caso servono interventi per ammodernare gli alloggi. «Anche in questo caso servono finanziamenti».

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