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Il caso

Via Aquileia pedonale: la sperimentazione che spacca in due i residenti

Tensione tra i cittadini e la Circoscrizione 8: «Non chiudete tutto, valutate altre strade»

Via Aquileia pedonale: la sperimentazione che spacca in due i residenti

Via Aquileia pedonale: la sperimentazione che spacca in due i residenti

La pedonalizzazione sperimentale di via Aquileia ha spaccato in due i residenti del quartiere Borgo Po. È quanto emerso, piuttosto chiaramente, nel corso di una commissione convocata in loco alla presenza della Circoscrizione 8. La chiusura con fioriere e transenne, per quella che al momento è una durata di quattro settimane (dal 16 settembre al 13 ottobre), è stata aspramente criticata da una fetta di cittadini e consiglieri. Mentre il comitato di zona ha provato a far sentire le ragioni del perché una pedonalizzazione porterebbe benefici al quartiere. In sostanza l’idea - hanno spiegato alcune mamme - è «avere spazi più a misura di bimbo e meno inquinati».

Difficile, se non impossibile, mettere d’accordo le due parti. «Avete rimosso 20 parcheggi, che per noi sono importanti» o ancora «corso Moncalieri è diventato invivibile». Senza contare che la sera, sperimentazione o no, i clienti dei locali continuano a parcheggiare in via Aquileia bypassando tranquillamente le fioriere.

Cittadini e Circoscrizione 8 in via Aquileia

«L’assessorato valuterà se proseguire su questa strada o meno. E poi c’è un’ipotesi corso Sicilia» ha detto, dalla sua, il coordinatore della sottocommissione Sostenibilità urbana, Riccardo Tassone. Critiche dai consiglieri Lupi, Marchi e Tabasso che - per motivi diversi - hanno bocciato il progetto. Che, a dirla tutta, non piace nemmeno a tutta la maggioranza. «E tenete conto - ha aggiunto una residente -, che qui in estate di notte è terra di nessuno, chiudere le strade non è una buona soluzione. Non ci sentiamo sicuri».

L'ingresso di via Aquileia

L’impatto di questa sperimentazione servirà per capire all’assessorato alla Viabilità e alla Circoscrizione 8 se procedere, o meno, in futuro con altri interventi di limitazione/moderazione del traffico. «Saremo sentinelle del territorio - ha concluso il coordinatore all’Urbanistica della 8, Alberto Loi -. Certo, il parere dei cittadini intervenuti nel corso dell’assemblea ci è sembrato unanime. Ma anche possibilista su nuovi ragionamenti». Per esempio la zona 30.

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