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Il caso

L’area pedonale sperimentale non piace, lo stop alle auto scatena un fiume di polemiche

I cittadini chiedono - con 650 firme - di non procedere con altre sperimentazioni

L’area pedonale sperimentale non piace

L’area pedonale di via Lancia sperimentale non piace

Non piace ai cittadini il nuovo progetto di area pedonale sperimentale in via Lancia, fra via Sagra di San Michele e l’interno 138. Lo dimostrano le 650 firme raccolte (corredate do fotografie) e inviate all’attenzione della presidente della Circoscrizione 3, Francesca Troise, e del coordinatore all’Urbanistica, Marco Titli. Un’interruzione della circolazione automobilistica “temporanea”, partita lo scorso 20 settembre e destinata a durare fino a domani, 6 ottobre. Ma per il quartiere la situazione sarebbe ben diversa.

«Hanno cementato sei transenne su entrambi i lati del tratto, esponendo segnali di divieto ben fissati ai pali - si legge nel testo della petizione -. Evidentemente, i consiglieri della Circoscrizione 3 hanno ritenuto che la verifica sul campo da parte dei cittadini fosse inutile, peraltro per una scelta che già sulla carta doveva apparire quantomeno inopportuna». I firmatari, inoltre, hanno già palesato i primi dubbi.

I cartelli di protesta in via Lancia

Per molti il consistente flusso di traffico in via Lancia, da e verso corso Brunelleschi, si ritroverebbe dirottato attraverso l’interno 138 - «strada interna del tutto inadatta a supportare quel volume di auto» - e via Monginevro, già di suo ben trafficata. Fattore che allungherebbe anche i tempi del tram. «In particolare le ambulanze per il Martini, che prima da via Lancia potevano svoltare rapidamente in via Sagra o corso Brunelleschi, sono costrette allo stesso fantasioso percorso, allungando i tempi e con maggiori svolte».

Difficoltà, sempre secondo i firmatari, rischiano di averle anche i negozi «che si trovano ad avere una diminuzione dei passaggi ed una perdita di clientela che incontra difficoltà a parcheggiare». Tanti, forse troppi, sono anche i veicoli  ammassati all’entrata e all’uscita della scuola Palazzeschi, insieme al flusso deviato nell’interno 138.

Lo dimostrerebbero proprio le fotografie scattate dall’alto dai residenti della via. «Il tutto - concludono gli autori della protesta -, per avere un piccolissimo tratto pedonale di scarsa utilità in una zona già ben equipaggiata con la pista ciclabile di corso Monte Cucco, gli spazi verdi in corso Brunelleschi e il parco Ruffini».

La presidente Troise ha spiegato che «le persone si sono preoccupate per le transenne cementate. Ma la sperimentazione è durata quanto doveva durare, nessuna strada verrà mai chiusa senza prima coinvolgere i cittadini».

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