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Una figura controversa

Ezra Pound, un vita che è romanzo. Il nuovo libro di Alain Elkann

Stasera verrà presentato alla Pinacoteca di Brera, con lo studioso esperto Luca Gallesi

"Il silenzio di Pound", il nuovo volume di Alain Elkann

Copertina del libro

"Morli è uno scrittore prigioniero di un'ossessione: capire in che cosa consiste il genio. La domanda lo sfida, lo spinge ad approfondire la vita e le opere di grandi artisti. Infine quest'ossessione sembra concentrarsi su un solo nome: Ezra Pound, un uomo che a tutt'oggi rappresenta un enigma".

Il nuovo libro di Alain Elkann, intitolato "Il silenzio di Pound", verrà presentato questo pomeriggio, alle ore 18, alla Pinacoteca di Brera (Sala Aldo Bassetti): ad intervistare l'autore, il dottor Luca Gallesi, anglista e traduttore italiano.
«Ho trovato curioso che un autore come Elkann abbia scelto di trattare un poeta come Ezra Pound, lontano dalla vita, idee e interessi dell'autore. Una figura così scomoda, anticonformista», racconta Gallesi. 
Nel romanzo il protagonista, Morli, diventa una sorta di alter ego dell'aurore: ne condivide l'esperienze del protagonista, abitudini e personalità. 

«Morli - spiega il dottor Gallesi - è uno scrittore che pensa di scrivere un libro su Pound, ma si rivela un'artista talmente controverso, così carico che alla fine decide di non farlo. Elkann invece lo ha fatto. E lo ha fatto attraverso una libertà narrativa che risulta credibile: questo Pound è carico di esperienze, emozioni e, a volte, appesantito dalle critiche frettolose che ricadono spesso nei soliti cliché legati alla sua figura»
La vita del grande Pound, racconta lo stesso Alain Elkann, è talmente controcorrente da renderlo un personaggio romanzesco fantastico: «Quello che parla nel romanzo è "il mio Pound"». 

Un'opera che nasce durante la pandemia, quando Elkann, tornato da Londra, si ritrova a vivere la quarantena in solitudine nelle campagne italiane. Da solo, con i suoi pensieri. Lo scrittore, alla presentazione del libro avvenuta gli scorsi giorni al Circolo dei Lettori, ha affermato: «Questo libro nasce dal dispiacere che provo per via della consapevolezza di non essere un genio. Ed Ezra Pound mi affascina perché, nonostante abbia aiutato geni come Eliot e Joyce a diventare tali, non è sempre considerato un genio».

Nel libro, il protagonista, Morli, facendosi guidare dai Cantos e da altre opere di Pound, cerca di ricomporre il mosaico di una personalità prismatica che non si lascia circoscrivere dalle categorie a cui ricorriamo abitualmente, e parte alla ricerca di chi lo ha conosciuto o anche solo incontrato. Inizia così a intessere un dialogo immaginario con il poeta dove trovano posto i luoghi e le donne che ha amato soprattutto nell'ultima parte della sua vita, quando si chiude nel silenzio e percorre le calli di Venezia diventando un'icona insondabile

Un viaggio attorno alla figura di una delle figure più originali e visionarie del Novecento: avanguardista dalla solida formazione classica, economista, traduttore di Confucio, amico, editor e consigliere di Yeats, Joyce, Eliot, Hemingway. Ma anche antisemita e agitatore politico recluso dal 1945 al 1958 nella sezione criminale del St. Elizabeths Hospital di Washington con l'accusa di tradimento. È possibile comprendere e conciliare queste anime contraddittorie?

Libri, spettacoli teatrali e mostre: ultimamente si sta vivendo una riscoperta dei Pound e delle sue opere, e il dottor Gallesi ne è entusiasta:«Guardiamo anche alla Cina una nazione emergente di cui Pound per primo si interessò, il suo lavoro di tradizione di Confucio e di studio della cultura cinese. Ad oggi diventa un valore aggiunto sulla sua intellettualità che alimenta questa nuovo interesse attorno alla sua figura». Infine il professore commenta: «Possiamo dire che si passi "dal silenzio" alla "parola di Pound"».

Tornando all'ossessione che smuove Morli verso il poeta italo-statunitense, che cos'è dunque il genio? Gallesi non ha dubbi:«È qualcuno che esprime al massimo le sue potenzialità, senza limitazioni di età, epoca o mode passeggere. Una persona che riesce a brillare dando fondo a tutto ciò che può dare. Proprio per questo di geni ce ne sono pochissimi. Pound, ovviamente, è in prima fila, guardando al passato Dante sicuramente. Oggi? Ai giorni nostri non ce ne sono».

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