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Mirafiori, torna la protesta degli operai davanti alla Porta 5: "Ecco perchè non crediamo a Tavares"

Domani a Torino il raduno è previsto alle 9 in piazza Castello, con un corteo che attraverserà le vie centrali della città per concludersi sotto al Comune

Mirafiori, torna la protesta degli operai davanti alla Porta 5

Mirafiori, torna la protesta degli operai davanti alla Porta 5

Questa mattina alle 10, sotto una pioggia battente, gli ombrelli hanno fatto da cornice alla manifestazione di operai e sindacati Stellantis davanti alla storica Porta 5 della Fiat, in corso Agnelli a Torino. Simbolo di un’epoca in cui la città era il cuore pulsante dell’industria automobilistica italiana, quella stessa porta era un tempo varcata da figure di spicco come il senatore Agnelli. Oggi, invece, davanti a quel simbolo del passato, si sono radunate decine di lavoratori per esprimere la loro profonda rabbia contro la crisi che travolge il settore dell’automotive e contro le scelte dell'azienda.

L’atmosfera era tesa, con gli operai che urlavano ai megafoni “siamo inca..ati neri” e lanciavano cori di protesta contro l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, accusato di non aver fatto abbastanza per salvaguardare i posti di lavoro. I sindacati hanno sottolineato come la cassa integrazione stia diventando una realtà sempre più frequente per le famiglie degli operai, ormai esasperati dalla precarietà. L'assemblea è stata un'iniziativa di Uil, che ha poi coinvolto gli altri sindacati. Alla manifestazione hanno preso parte anche esponenti politici locali. Sarah Disabato e Andrea Russi del Movimento Cinque Stelle, insieme a Valentina Cera di Alleanza Verdi Sinistra, hanno portato il loro sostegno ai lavoratori, schierandosi al loro fianco contro quella che è stata definita una “crisi annunciata” nel settore.

La protesta di oggi segue di un giorno il discorso di John Elkann, presidente di Stellantis, pronunciato durante i festeggiamenti per il 50° anniversario del Gruppo Dirigenti Fiat. Davanti a una platea gremita, Elkann ha lodato i successi del gruppo nei suoi 125 anni di storia, ma le sue parole non sono state accolte positivamente dai lavoratori: “C’è chi in questi mesi, in questi giorni, sembra poco disposto a riconoscere i meriti di tutti coloro che hanno contribuito, sempre, a superare le sfide e a raggiungere straordinari risultati nei 125 anni di storia del nostro Gruppo”, ha dichiarato Elkann. Tuttavia, per gli operai, il riconoscimento non basta: chiedono risposte concrete per il loro futuro, messo sempre più a rischio da scelte aziendali che, a loro dire, non tutelano i lavoratori.

Domani, venerdì 18 ottobre, le proteste continueranno. A Torino, il raduno è previsto alle 9 in piazza Castello, con un corteo che attraverserà le vie centrali della città per concludersi in piazza Palazzo di Città, dove si terrà una nuova manifestazione alle 10:30.

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