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Lo sciopero dell'auto

Stellantis-sindacati, è guerra di cifre

Il Gruppo al ministro (che convoca Tavares o Elkann): "Situazione complessa, ma manteniamo la produzione"

Stellantis-sindcati, è guerra di cifre

Ventimila persone in piazza, per la mobilitazione nazionale per l'automotive, ma il giorno dopo resta ancora una guerra di cifre fra i sindacati e Stellantis. Una contrapposizione d'altri tempi, così come d'altri tempi è stata la manifestazione stessa: da vent'anni almeno non si vedeva uno schieramento in piazza dei tre sindacati confederati dei metalmeccanici (mentre le sigle "minori" sono rimaste a manifestare a Torino). Con il ministro Urso che, in giornata, convocherà Stellantis (il ceo Tavares, o addirittura John Elkann) al Tavolo per conoscere le reali intenzioni sul piano industriale e il leader della Cgil, Maurizio Landini, che ipotizza uno sciopero generale, non solo dell'automotive.

Nella giornata di venerdì i sindacati hanno diffuso questi dati (definiti parziali) di adesione allo sciopero rilevati in alcune aziende: il 100% alla Lear di Grugliasco, alla Industria Italiana Autobus di Bologna e Flumeri (Avellino), alla Marelli di Caivano (Napoli), alla Maserati di Modena, negli stabilimenti Stellantis di Melfi e di Pratola Serra; il 95% allo stabilimento Stellantis di Pomigliano e alla Dumarey di Pisa; oltre il 90% alla Tiberina; il 90% allo stabilimento Stellantis di Cassino e alla Marelli di Bologna; l’85% allo stabilimento Stellantis di Mirafiori; l’80% alla Bosch di Bari; il 75% alla Denso di Chieri; il 70% alla Marelli di Sulmona e alla Trigano di Siena. Infine, il 66% alla VM di Cento e il 63% allo stabilimento Stellantis di Verrone.

La risposta di Stellantis, tramite una nota, è stata che "nei propri siti la percentuale media di adesione allo sciopero è stata complessivamente dell’8,8%. La società comunica, inoltre, che la produzione non ha registrato alcuna interruzione negli impianti attualmente operativi". Quelli operativi, viene sottolineato. 

Quanto alle richieste del ministro Urso, il Gruppo guidato da Carlos Tavares ribadisce "la ferma determinazione a garantire la continuità produttiva e delle attività, supportando tutti i lavoratori in questa fase. Si tratta di un percorso impegnativo, che comporta scelte complesse, che non offre soluzioni immediate, e che al contempo richiede unità d’intenti e visione".

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