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Economia & Personaggi

Addio al "papà" dei Tic Tac: salvò la Ferrero dal fallimento

La storia di Giandonato Nicola, da Brusasco ai successi in Germania e Stati Uniti

Addio al "papà" dei Tic Tac: salvò la Ferrero dal fallimento

Da Brusasco alla Germania e all'impero Ferrero grazie alle pastigliette alla menta. È stata questa la lunga strada di Giandonato Nicola, manager in un'epoca in cui questa parola, non si usava, del colosso dolciario, braccio destro di Michele Ferrero, re della Nutella. Nicola è mancato l'altro giorno, all'età di 98 anni, lunedì ci saranno i funerali.

Sessantasei anni fa Giandonato Nicola, una laurea in economia e commercio e un grande intuito, iniziò a lavorare per Michele Ferrero, che lo volle a capo della branca tedesca dell'industria dolciaria di Alba. Le cose, in Germania, non andavano bene, anzi a dirla tutta si rischiava la bancarotta.

L'azione di Nicola invertì la tendenza e il successo fu tale che lavorò poi negli Stati Uniti e in Francia. Fu proprio in America che contribuì a creare e lanciare uno dei prodotti di maggior successo internazionale della Ferrero, le caramelle Tic Tac (all'epoca solo alla menta, in pratica). Ferrero, se è ancora oggi il gigante che è, lo deve anche lui.

In Italia viveva a Pino Torinese, dove la moglie Bianca Vetrino fu anche sindaco, prima di arrivare a essere vicepresidente della Regione Piemonte. Entrambi, come i due figli Franco e Carlotta, erano soci del Centro Pannunzio. «Era un uomo di rarissime capacità professionali e di specchiata onestà che non volle mai esibire sÈ stesso, mantenendo una sobrietà tutta piemontese, direi langarola» lo ricorda Pier Franco Quaglieni.

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