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Il fatto

La manifestazione dei cittadini (e della politica) contro la chiusura dell'ufficio postale di corso Casale

L'appello del presidente Luca Deri. Dopo la raccolta firme una nuova iniziativa per salvare le Poste

Le poste di corso Casale e il presidente della Sette, Luca Deri

Le poste di corso Casale e il presidente della Sette, Luca Deri

Dopo la raccolta firme, ora è il turno del sit-in di protesta. L'appuntamento è per lunedì 4 novembre in corso Casale 196, dove a partire dalle 11 i cittadini si ritroveranno in strada per manifestare contro la chiusura degli uffici postali, prevista al momento per il prossimo 16 dicembre.

L'appello

La Circoscrizione 7 invita le forze politiche, le realtà sociali e imprenditoriali, i commercianti, le rappresentanze sindacali e il tessuto religioso al presidio in difesa dell’ufficio postale. "La chiusura degli sportelli - sottolinea il presidente, Luca Deri -, andrebbe a incidere su una zona particolarmente popolata da anziani, che dovrebbero fare riferimento a uffici postali lontani e complessi da raggiungere per un’utenza di questo tipo per la quale l’ufficio postale è anche un luogo di incontro e di socializzazione. La missione istituzionale di Poste Italiane è diversa da quella di un qualsiasi altro ufficio bancario”.

La situazione

Gli uffici a rischio cessazione del servizio si trovano in via Nizza 88 (Torino 55), via Francesco Guicciardini 28 (Torino 13); via Verres 1/A (Torino 78); corso Casale 196 (Torino 53) e via alla Parrocchia 3/A (Torino 54). Nei giorni scorsi si è mossa anche la Regione Piemonte, nella persona dell'assessore regionale all'Autonomia Enrico Bussalino, chiedendo un tavolo di confronto. Giudicato tardivo dal Pd.

"I cinque uffici postali di Torino che rischiano la chiusura devono essere salvati: al ministro per la Pubblica Amministrazione e al ministro dell'Economia ho chiesto, attraverso un'interrogazione parlamentare, di intervenire per garantire un'equa distribuzione degli uffici postali sul territorio, compresi quelli che si trovano nei quartieri popolari come San Salvario e Barriera di Milano". E' quanto dichiarato da Daniela Ruffino, deputata di Azione, annunciando un'interrogazione nei confronti dei ministri Zangrillo e Giorgetti per evitare la chiusura di cinque uffici postali a Torino.

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