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02 Novembre 2024 - 13:56
È riemersa nuovamente in televisione, per la terza volta in poche settimane, l’imprenditrice campana Maria Rosaria Boccia, ma questa volta non con il consueto aplomb. Prima del suo rientro sugli schermi, ha scelto di rompere il silenzio con uno sfogo sui social che getta un’ombra sul suo ritratto pubblico, da sempre costruito attorno all’immagine di una donna indomita e spavalda, soprattutto da quando il suo nome è balzato agli onori della cronaca in seguito all'affaire Mic, che ha portato alle dimissioni dell'ex ministro Gennaro Sangiuliano.
«Prima di apparire in video», scrive Boccia, «ritengo opportuno comunicare il mio stato d'animo, la profonda tristezza che mi pervade, sentimenti che mai auguro ad alcuno di provare». Con queste parole, l’imprenditrice dipinge un quadro di vulnerabilità che stride con la figura di donna forte e combattiva che ha sempre voluto rappresentare. Non risparmia dettagli: «Sono da tempo catapultata in un insostenibile processo mediatico sulla mia persona e sulla mia vita privata, in modi tali da distruggere la mia vita relazionale, il mio lavoro e la mia onorabilità di donna».
La contraddizione è evidente: mentre le sue affermazioni sembrano contraddire il racconto di una lite accesa con Sangiuliano, documentata da chat e intrisa di tensione, lei si appella alla dignità, richiamando il rispetto per la sua persona. «Scrivo per rispetto della donna Maria Rosaria», sottolinea, affermando di non aver mai messo in piazza la propria vita privata né di aver giudicato gli altri in malo modo. Ma le ombre della sua reputazione sembrano allungarsi. «Sono perseguitata da stampa e televisioni», continua, rivelando uno stato d'animo che trasuda angoscia: «Non dormo più la notte, mi agito al suono del citofono».
Boccia non nasconde il suo disagio, raccontando di come il continuo bombardamento mediatico le abbia reso impossibile trovare pace. «Il mio telefono cellulare è invaso da continui messaggi e chiamate», ammette, rivelando di sentirsi come in un pesante assedio. «Dopo aver visto l'intervista al Tg1, ho paura ad accendere la tv», confessa, il timore tangibile di una presenza opprimente. Maria Rosaria vive in un continuo stato di ansia e tachicardia, a tal punto da sentirsi costretta a chiudersi in casa, rifugiandosi nell’ombra. «Pensate se fossi notata in un nosocomio cosa ne potrebbe derivare», afferma, esprimendo il timore che le sue fragilità possano essere strumentalizzate.
Infine, una frecciata al suo passato affetto: «Mi ferisce profondamente che una persona a cui voglio ancora molto bene possa pensare, dire o pubblicare (seppur non direttamente) cose che possano ledermi nella persona, nella mia onorabilità, nella mia dignità di donna». Concludendo il suo sfogo, Maria Rosaria lancia un appello alla stampa e al pubblico, auspicando la fine di questo incessante battage mediatico: «Spero sinceramente che tutto questo termini, nel rispetto delle persone».
Ma nel frattempo, le domande rimangono: quanto potrà durare questo isolamento? E sarà davvero un passo verso la serenità o un’ulteriore mossa in un gioco mediatico che non accenna a fermarsi? Non presentarsi in tv potrebbe essere il primo segnale di una volontà di sottrarsi a questo circo mediatico, ma il destino di Maria Rosaria Boccia sembra ancora scritto nei titoli dei giornali.
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