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La crisi dell'automotive
08 Novembre 2024 - 13:30
Sarà un Natale amaro per i lavoratori della Fiat Mirafiori? Con la fabbrica ferma per un mese intero e la ripresa della produzione fissata al 7 gennaio. In attesa di nuove indicazioni e con i sindacati che attendono l'incontro con l'azienda.
La notizia, lanciata da MilanoFinanza, arriva all'indomani dell'annuncio di Stellantis di licenziare 1.100 addetti dello stabilimento di Toledo, in Ohio. E che sia lo stato nativo del nuovo vicepresidente JD Vance non è forse una coincidenza, considerando che il presidente eletto Donald Trump ha preannunciato in campagna elettorale possibili dazi sulle vetture prodotte in Messico e importate in Usa, come le Jeep di Stellantis. È dunque l'inizio di un braccio di ferro con la nuova amministrazione?
Stellantis licenzia e riduce la produzione negli Stati Uniti "per recuperare competitività". E in Italia? La situazione a Mirafiori è questa: nella settimana che sta finendo la fabbrica ha riaperto, con circa un migliaio di dipendenti al lavoro sulla Fiat 500e, su un turno solo e una produzione di circa 170 vetture al giorno. Questo perché la strategia del Gruppo è ridurre le scorte e disciplinare la produzione sulla base delle richieste del mercato, che per la Fiat 500e sono ancora carenti.
Ma per rispettare la normativa sulle emissioni entro fine anno, al momento è necessario raddoppiare la quota di auto elettriche prodotte: dunque la Fiat 500e, le Ibride che vengono ora lanciate sul mercato, ma attenzione anche alle cinesi di Leapmotor. Queste, commercializzate dalla rete Stellantis in Europa, possono passare come effettivamente vendute dal Gruppo (o almeno questa è la tesi-accusa lanciata dal ministro del Made in Italy Adolfo Urso).
Mirafiori al lavoro fino al 29 novembre dunque, poi lo stop e, a quanto riferisce Milano Finanza, si tratta di una decisione dovuta ai fornitori: "Stellantis - riferisce il quotidiano economico-finanziario - ha tentato di mettere in programma un po’ di produzione anche in dicembre, ma essendo partiti in ritardo non hanno avuto il supporto di alcuni fornitori che hanno un tempo di processamento lungo". Dunque, anche volendo produrre, mancherebbero i componenti.
La decisione, apprendiamo da nostre fonti in ambito aziendale, non sarebbe però ancora stata presa: per il Gruppo di John Elkann quella di MF è solo "una indiscrezione che non ha alcuna conferma ufficiale". Lo stop programmato con i rappresentanti aziendali, per il momento, resta quello del 18 dicembre, per le festività. I sindacati, per parte loro, sono in attesa di fissare una data per l'incontro con i vertici aziendali. Mentre "L’azienda verificherà nelle prossime settimane i programmi di produzione per dicembre” come riporta anche la Reuters.
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