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Il caso

Solo un'area cani nel centro di Torino: portare a spasso Fido è un'impresa

Si progetta un'altra area in corso Galileo Ferraris ma al momento mancano i fondi per realizzarla

area cani parco Clessidra

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«I cani del centro città sono forse di serie B? Com’è possibile allora che nelle zone più centrali della città, come piazza Castello e Quadrilatero, o Giardini Reali, non si possa far passeggiare liberamente i propri cani?». Una provocazione sicuramente quella della capogruppo FI Federica Scanderebech nell’ultima riunione del Consiglio comunale, che però sorge da un dato di fatto: a fronte delle 59 aree cani disseminate per le 8 Circoscrizioni della città, solo una si trova nella Circoscrizione del Centro, la 1. Si tratta dell’area situata nel parco Clessidra, tra corso De Nicola e corso Re Umberto, peraltro quasi al confine con la Circoscrizione 2. Nel cuore della città, dunque, non ce ne sarebbe nemmeno una.

Ingresso area cani parco Clessidra di corso De Nicola

Questo a fronte di un trend che, invece, è sempre più crescente: oggi a Torino almeno un abitante su dieci possiede un animale domestico. «I numeri sono cresciuti molto negli ultimi anni, soprattutto dopo il Covid», spiega l’assessore al Verde pubblico Francesco Tresso. «Da inizio 2023 abbiamo iniziato ad approfondire il tema per giungere a una soluzione con Ente territoriale e Soprintendenza. Alla 1 è infatti molto difficile identificare nuove aree cani, sia perché in quasi tutti i casi si tratta di giardini storici, con stringenti vincoli. Sia perché vi si trovano numerosi assi viari a traffico elevato e mancano spazi sufficientemente ampi», ha specificato Tresso. Dal dialogo con la Soprintendenza, tuttavia, derogando al requisito di metratura minimo - di 1000 mq - un’area papabile sembrerebbe essere quella di corso Galileo Ferraris nello spartitraffico dell’incrocio con via Revel. «Ma per il momento non ci sono fondi - continua Tresso -. Stiamo valutando la possibilità di nuovi interventi ex sponsorizzazione, ma potremo confermarlo solo nei primi mesi del 2025», conclude.

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