Cerca

LA DISCUSSIONE IN COMUNE

Torino, la delibera sugli alloggi vuoti infiamma la Lega

Ricca: "Il Comune si preoccupi prima di Askatasuna"

Torino, la delibera sugli alloggi vuoti infiamma la Lega

Da sinistra: Catizone, Ricca e Maccanti

Una nuova delibera di iniziativa popolare ha infiammato il dibattito politico a Torino, scatenando una forte reazione soprattutto  da parte della Lega. Il provvedimento, che è arrivato la scorsa settimana in Consiglio comunale, è al centro di un acceso confronto. La proposta mira a contrastare l’abbandono di immobili pubblici e privati attraverso un piano di censimento e, in caso di rifiuto da parte dei proprietari, l'introduzione di sanzioni o addirittura la requisizione degli alloggi vuoti.

La delibera, parte della campagna “Vuoti a rendere”, si concentra sul contrasto a situazioni di abbandono ingiustificato del patrimonio edilizio, con l’obiettivo di restituire alla città gli alloggi non utilizzati.

Tra le misure previste, si propone un censimento delle abitazioni vuote, con la diffida ai proprietari di giustificare l'inutilizzo degli immobili. Il provvedimento coinvolgerebbe i proprietari di almeno cinque unità abitative e, in caso di mancata collaborazione, la Città dovrebbe poter intervenire con sanzioni economiche o amministrative. In casi estremi, potrebbe arrivare alla requisizione dell’immobile.

Il gruppo della Lega ha reagito con forza, esprimendo totale contrarietà alla proposta. Il capogruppo Fabrizio Ricca ha definito l'iniziativa un "attacco alla proprietà privata", paragonandola a una "misura stalinista", in linea con il modello dell’“espropriazione proletaria”. Ricca ha poi accusato l'amministrazione comunale di concentrarsi su problemi non prioritari, come quello degli immobili privati, dimenticando le proprie problematiche interne, come quelle relative a spazi come Askatasuna.

Anche la deputata leghista Elena Maccanti ha alzato il tono, accusando il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, di essere "ostaggio dell’estrema sinistra". Maccanti ha messo in evidenza il contrasto tra la proposta torinese, che prevede la requisizione degli immobili privati, e le recenti leggi a livello nazionale che puniscono l'occupazione abusiva. Secondo il consigliere Giuseppe Catizzone, la delibera sarebbe non solo anticostituzionale, ma anche dannosa sotto il profilo economico e amministrativo. Catizzone sottolinea che misure come l'aumento delle tasse o la requisizione di beni privati penalizzerebbero ingiustamente i proprietari, creando un clima di conflitto sociale. "Queste misure, di fatto, additano i proprietari come i responsabili di un problema sociale complesso", ha affermato il consigliere, sostenendo che il rischio è quello di generare "un clima di odio sociale dagli effetti incontrollabili".

 

In alternativa, la Lega propone una serie di misure volte a incentivare l’utilizzo degli immobili vuoti senza ricorrere a sanzioni drastiche. Tra le idee avanzate, c'è la riduzione dell'IMU per chi mette a disposizione i propri immobili per affitti agevolati e un potenziamento di LO.CA.RE., l’Agenzia Sociale Comunale per la Locazione. Secondo i leghisti, invece di diffidare e requisire, il Comune dovrebbe concentrarsi su politiche che incentivino i proprietari a mettere gli immobili a disposizione della collettività.

 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.