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La crisi dell'automotive

Stellantis, due nuovi modelli per Fiat (ma non a Mirafiori)

Il piano presentato al Tavolo al Mimit: arriva in Italia la piattaforma Stla Small

Stellantis, due nuovi modelli per Fiat (ma non a Mirafiori)

Stellantis porta in Italia la nuova piattaforma per le utilitarie elettriche (e non solo), con due nuovi modelli forse a marchio Fiat. Ma solo nel 2028. E in ogni caso non a Mirafiori, bensì Pomigliano. Per lo storico stabilimento, quello che dal punto di vista produttivo e occupazionale versa nelle condizioni più critiche, resta la Fiat 500 Ibrida già prevista, in attesa del nuovo modello di quella elettrica. Per il resto: la nuova vita di Mirafiori sarà fra i cambi eDct per le vetture elettrificate e l'economia circolare.

Ma il ruolo di Torino "sarà centrale: Mirafiori sarà sede della regione Enlarged Europe, centro globale della divisione veicoli commerciali, al momento unico sito al mondo per i test di sviluppo delle batterie elettriche e hub produttivo" oltre alla produzione di Fiat 500, come dicevamo.

Sarà la nuova generazione della Panda (adesso definita Pandina) uno dei nuovi modelli da realizzare sulla piattaforma Stla Small, studiata appositamente per le cosiddette vetture mass market, ossia quelle di larga commercializzazione. L'attuale Pandina, a Pomigliano, sarà infatti in produzione fino al 2030, come già stabilito, per essere poi seguita "dalla nuova generazione". Ma se l'erede Grande Panda è prodotta in Serbia, e non si pensa di portarla in Italia, significa che la Panda, non a caso ancora la più venduta in Italia sopravviverà.

Dal punto di vista produttivo, e di Torino, sono queste le novità maggiori che Jean Philippe Imparato, capo di Stellantis Enlarged Europe, ha portato al Tavolo del Mimit. Novità cui aveva fatto accenno già nei giorni scorsi e che si inseriscono in un piano ampio dove per ogni stabilimento esiste una precisa mission. Unico assente, in questa pianificazione, il marchio Maserati.

A Cassino, almeno, un altro stabilimento per cui ci sono forti timori: la fabbrica in provincia di Frosinone avrà le novità Alfa Romeo, ma non l'attesa Quattroporte Maserati. Che per il momento non arriverà neppure a Mirafiori, dove si producono le GranTurismo e GranCabrio (e dove 900 addetti adesso sono in cassa). Il Tridente rimarrà concentrato a Modena che "diverrà il polo dell'alta gamma, orgoglio del Made in Italy, coinvolgendo in tale missione l’ecosistema produttivo della Motor Valley al fine di sviluppare il progetto insieme a tutti gli attori della filiera, dal design alla pre-industrializzazione, con i migliori componenti nazionali in termini di innovazione e circolarità" ha detto Imparato.

"Il piano di Stellantis non prevede aiuti pubblici: tutti gli investimenti sono finanziati con risorse proprie" ha detto Imparato. Mentre dal Gruppo si sottolinea "2 miliardi di investimenti nel solo 2025 (oltre a 6 miliardi di acquisti da fornitori che operano in Italia)"

E se ad Atessa sono più che confermati i veicoli commerciali, "A Melfi abbiamo installato la piattaforma Stla-Medium, sulla quale produrremo a partire dal 2025 la nuova Jeep Compass (sia elettrica che ibrida), la nuova Lancia Gamma, la nuova DS n°8 e la nuova DS7. Voglio comunicarvi che tutti questi modelli (tranne DS n°8) saranno anche Ibridi, non solo elettrici, generando tre volte i volumi". Forse il cambiamento di rotta più importante.

E il famoso milione di auto da produrre all'anno? Imparato ha spiegato che "dal 2026 i volumi cresceranno" grazie ai modelli ibridi. L'obiettivo è certamente arrivare al milione di auto, ma solo entro il 2030. Il piano industriale presentato - d'altra parte - copre, in particolare per Mirafiori, fino al 2032.

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