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il fatto

Tragedia a Porta Nuova, autista 55enne muore sul posto di guida

La conducente ha avuto un infarto. Alcuni passeggeri hanno provato a rianimarla, senza successo. L'ira del sindacato

Valeria Piovano aveva 55 anni ed è morta al capolinea del 12

Valeria Piovano aveva 55 anni ed è morta al capolinea del 12

Quando l'hanno vista accasciarsi, vicino al posto di guida, alcuni passeggeri hanno provato a rianimarla. Ma non c'è stato nulla da fare per Valeria Piovano, 55 anni, autista del Gtt, morta questa mattina, martedì 7 gennaio, a causa di un infarto improvviso. La tragedia è successa al capolinea del bus 12 di corso Vittorio, a pochi passi dalla stazione di Porta Nuova. Sul posto, oltre al personale del Gtt, è intervenuta anche la polizia municipale. La donna è stata portata in fretta e furia alle Molinette, ma le sue condizioni erano già disperate quando è arrivata al presidio sanitario. 

Non era sposata né aveva figli, Valeria Piovano, che lavorava al deposito Gtt del Gerbido ed era in azienda dal 2008. Sull'episodio è intervenuto il sindacato Faisa-Cisal di Torino e Piemonte: «Esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari della nostra cara collega Valeria, tragicamente venuta a mancare all’età di 55 anni mentre svolgeva il proprio lavoro. Il nostro pensiero va alla sua famiglia, ai suoi amici e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e condividere con lei momenti di vita e lavoro. Questa dolorosa perdita - afferma il segretario provinciale, Michele Schifone - non può non richiamare l’attenzione sulle condizioni lavorative degli autoferrotranvieri, che sempre più spesso si trovano a operare in situazioni non adeguate al mantenimento di un ottimale equilibrio psicofisico. Come organizzazione, ribadiamo con forza che è doveroso e urgente concentrarsi su un miglioramento concreto delle condizioni di lavoro, affinché tragedie come questa non abbiano più a ripetersi. Rinnoviamo il nostro impegno a sensibilizzare le istituzioni e gli enti preposti sull'importanza di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori del nostro settore».

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