l'editoriale
Cerca
Automotive
15 Gennaio 2025 - 07:20
C'è un'auto, una Fiat, che compie quarant'anni: quarant'anni dall'uscita del primo modello, diventato a suo modo, e purtroppo, storico. Perché si tratta dell'ultima ammiraglia avuta dalla Fiat. E non a caso è stata l'auto preferita dell'Avvocato, quella che ha tenuto per più anni. Era la Fiat Croma.
Uscita per la prima volta nel 1985, la Fiat Croma - che in origine doveva chiamarsi Chroma, ma l'Avvocato fece togliere quella "H" - era l'erede della non fortunata Fiat Argenta, una modernizzazione della 132 che però per il mercato era già obsoleta, incapace di reggere la concorrenza tedesca. Il suo design è frutto del Centro Stile Fiat di Torino, con la supervisione di Giorgetto Giugiaro, all'epoca all'Italdesign.
Nome in codice "Tipo 154", la Croma nasceva come un progetto condiviso da cui presero vita anche la Lancia Thema, l'Alfa 164 e la Saab 9000. A differenza delle cugine Lancia e Alfa, però, la Croma aveva una caratteristica particolare: la linea era a 3 volumi, ma il baule era chiuso da un portellone con lunotto. In questo simile alla Saab.
La Croma veniva prodotta a Mirafiori, a Torino. Era lunga 4.495 millimetri, con un passo di 2.990. La prima versione aveva un propulsore a carburatore 1600 centimetri cubici di cilindrata, poi affiancato da un 1995, in seguito sostituiti entrambi con versioni a iniezione da 1995 centimetri cubici. La trazione, autentica rivoluzione per le ammiraglie Fiat, era anteriore. La potenza andava da 83 a 155 cavalli. Nel 1988 arrivò il primo turbodiesel da 1900 centimetri cubici. A giugno 1993 arrivò anche un motore a V da 2400 centimetri cubici derivato dal mitico sei cilindri Busso. Particolarmente innovativa la versione CHT, un turbo a geometria variabile, in collaborazione con Yamaha.
Elegante, spaziosa e confortevole, la Croma rimase in listino in Fiat, con due lievi restyling e qualche adeguamento a propulsori e dotazioni di sicurezza, fino al 1996, con circa 438mila esemplari prodotti. Poi, la Fiat non la sostituì con modelli degni del rango di ammiraglia: la Croma (unicamente station wagon) del 2005 era qualcosa che nulla aveva a che vedere con l'antenata.
L'Avvocato, che aveva usato sia la Fiat 131 sia la 132, poi anche la Lancia Prisma, adottò immediatamente la Fiat Croma come vettura "di rappresentanza". Ne aveva sempre almeno due contemporaneamente, perché una doveva essere di scorta (necessaria, considerando lo stile di guida di Gianni Agnelli). Mantenne la Croma in servizio per ben sedici anni, la sua auto più longeva (ne ebbe nove, in quel periodo. Una era sempre del figlio Edoardo: era una croma quella che fu trovata sul viadotto di Fossano da cui il figlio dell'Avvocato precipitò, nel 2000).
Si può dire che fosse la sua auto preferita, a parte la Panda (ne ebbe 18 intestate, mentre le Croma non lo erano) e, secondo il nipote Lapo Elkann, una Fiat 125 del 1967 (targa TO A00000). Ma le sue Croma erano speciali. A parte alcuni accorgimenti, come il climatizzatore che inizialmente l'ammiraglia Fiat non prevedeva e fu preso dalla Thema, e gli interni in velluto (poi in pelle) blu, o la sottile banda laterale blu e nera, omaggio a Casa Savoia, la modifica maggiore era sotto il cofano: il propulsore era inizialmente il 2.8 PRV della Thema e, nell'ultima versione, il V6 da 3000 centimetri cubici dell'Alfa Romeo. Il cambio, ovviamente, a causa della menomazione alla gamba di Agnelli, era automatico.
Bisogna dire che Fiat era non solo un brand, all'epoca, ma l'intera azienda: Lancia e Alfa Romeo erano società acquisite. Dunque, scegliendo la Croma al posto della Thema (che usava sua moglie Marella, mentre lui si era fatto preparare una speciale e unica Lancia Delta cabrio), ne certificava il rango di vera ammiraglia. Qualcosa (fra le tante) che oggi manca alla Fiat.
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..