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La crisi dell'automotive
02 Gennaio 2025 - 20:10
Un'auto su 10 persa, un calo che è venti volte quello del mercato nazionale, in cui a salvarsi sono solo la vecchia Fiat con la Panda (sempre in testa alle vendite) e la Jeep con l'Avenger, il Suv più venduto della sua categoria. E una quota di mercato che è scesa al di sotto del 30%. Dati che non basta a spiegarli la sola flessione del mercato, il flop dell'elettrico, su cui aveva praticamente puntato l'ex Fiat. Questa la sintesi di un autentico annus horribilis per Stellantis, un naufragio che coinvolge anche la politica, cui il Gruppo aveva promesso un milione di auto in un anno e, invece, si è fermata al di sotto della metà.
Secondo le elaborazioni di Dataforce, Stellantis nel mese di dicembre ha venduto, in Italia, solo 24.411 auto, ossia il 18,1% in meno dello stesso mese del 2023. Con un calo della quota di mercato del 3,7%. E, se a dicembre il calo è spiegabile con la produzione ridotta e il tentativo di smaltire gli stock, bisogna guardare i dati complessivi: nel 2024, la quota di Stellantis sul mercato nazionale è stata del 29%. In totale sono stati immatricolati 452.615 veicoli, ossia il 9,9% in meno rispetto al 2023. Fiat, da sola, ha perso il 41% a dicembre (con Mirafiori ferma), ma il brand è il più venduto in Italia e, come detto, la Fiat Panda è la più venduta in Italia: oltre 4mila immatricolazioni solo a dicembre.
A livello globale, il mercato italiano registra a dicembre 105.715 auto, mentre in tutto il 2024 sono state 1 milione e 558.704, soltanto lo 0,5% in meno rispetto al 2023, una percentuale quasi venti volte inferiore a quella della sola Stellantis. Un segno che il mercato si è comunque frammentato, con l'avanzare di nuovi protagonisti (che è un po' quello che l'ex ceo Tavares ripeteva...), in particolare i cinesi low cost.
Ma come sarà il 2025? "Ci aspettiamo un 2025 ancora difficile e incerto su entrambi i fronti, mercato e produzione" spiega Roberto Vavassori, presidente dell'Anfia. "Sul versante europeo - aggiunge - è necessaria una revisione urgente del percorso che porterà al 2035. Come Anfia, siamo fermamente impegnati a portare a tutti gli Associati, con misure concrete da concordare col governo in tempi rapidi, un effettivo sostegno nei prossimi mesi, che si prevedono ancora moto complicati". Ossia, il Green Deal dell'Europa va rivisto, sia per la messa al bando del motore termico sia per i limiti - con multe relative - delle emissioni di CO2.
Al di là dello stop agli incentivi, le auto elettriche ricaricabili calano del 15,7% a dicembre e rappresentano il 9% del mercato del mese (a dicembre 2023 era il 10,1%); nel cumulato calano del 12,9% e hanno una quota del 7,5%. Crescono, a fronte di un calo dell'11,6% anche di quelle a benzina, le vetture mild e full hybrid: +9,3% a dicembre, con una quota del 40,3%, e +10,1% nel corso di tutto il 2024. Una tendenza che certi produttori hanno capito (forse) troppo tardi.
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