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Stellantis, ecco i nuovi investimenti (negli USA) e 1.500 posti di lavoro

La lettera ai dipendenti americani e la strategia dietro l'incontro di Elkann con Trump

Stellantis, ecco i nuovi investimenti (negli USA)

Dopo l'incontro con Donald Trump arriva anche l'ufficialità: Stellantis intende investire negli Stati Uniti. E a dirlo è il responsabile di tutto il mercato USA, il CEO di Jeep (e, pare, presto anche di tutto il Gruppo) Antonio Filosa, in una lettera ai dipendenti.

"Volevo farvi sapere che la settimana scorsa, prima del giuramento - ha scritto Filosa -, il nostro presidente John Elkann ha incontrato il presidente Trump per condividere il nostro entusiasmo per il suo forte impegno nei confronti dell'industria automobilistica statunitense e per tutto ciò che ciò significa per l'occupazione americana e per l'economia in generale".

Il che si traduce in "impegno a investire nelle nostre attività negli Stati Uniti per far crescere la nostra produzione e produzione automobilistica qui". Una mossa largamente attesa dagli addetti ai lavori e che rientra nella diplomazia finanziaria e politica messa in atto da Elkann stesso, per riallacciare rapporti distesi dopo le tensioni innescate in USA - non solo per colpe sue - dall'ex CEO Carlos Tavares e per rilanciare i marchi a stelle e strisce (oltre che per evitare le sanzioni di Trump sulle auto prodotte in Messico).

Gli investimenti, di cui non si conosce ancora l'entità, sono destinati agli stabilimenti Belvidere - che era già stato oggetto di un finanziamento dell'amministrazione Biden per la transizione all'elettrico -, di Toledo e di Kokorno.

"Sotto la guida del presidente Trump, Stellantis sta riportando 1.500 posti di lavoro in Illinois, riaprendo Belvidere e investendo a Detroit, Ohio e Indiana. La rinascita manifatturiera dell'America è arrivata: benvenuti nell'età dell'oro" è il messaggio su X della Casa Bianca, commentando l'annuncio di Stellantis.

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