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Amici a quattro zampe negli uffici pubblici: ecco la nuova iniziativa del Comune di Torino

Secondo gli studi la presenza di animali domestici sul posto di lavoro migliorerebbe concentrazione e umore

Amici a quattro zampe negli uffici pubblici: ecco la nuova iniziativa del Comune di Torino

Il Comune di Torino si prepara a una piccola rivoluzione che potrebbe cambiare il volto degli uffici pubblici: la possibilità per i dipendenti di portare i propri cani al lavoro. Un'iniziativa che, secondo numerosi studi, promette di aumentare la produttività, migliorare l'umore e favorire i legami tra colleghi.

L'idea di portare i cani in ufficio non è nuova in Italia. Già dal 2020, il municipio di Greve in Chianti ha aperto le porte agli amici a quattro zampe, seguito da Verona e dall'Università di Bologna, dove il direttore di scienze veterinarie ha promosso l'iniziativa. Ora, anche Torino si appresta a seguire questa tendenza, con una sperimentazione che potrebbe partire già entro la primavera.



La vicesindaca di Torino, Michela Favaro, ha spiegato a "Repubblica" che la delibera per modificare il regolamento sugli animali è pronta e sarà presto presentata in giunta. "La porterò in giunta a breve, poi dovrà passare al vaglio della Sala Rossa affinché sia possibile procedere al periodo di prova", ha dichiarato Favaro. Un percorso che ha richiesto consultazioni e aggiustamenti per garantire che l'esperimento sia conforme alla legge e rispettoso di tutti.

Nonostante l'entusiasmo, l'ok di Palazzo Civico non significherà "liberi tutti". Saranno stabilite regole precise: i cani potranno entrare solo negli uffici non aperti al pubblico e sarà necessario il consenso di tutti i colleghi. Un compromesso necessario per evitare conflitti e garantire un ambiente di lavoro sereno.



Già nel 2016, il responsabile dell'ENPA di Torino aveva elogiato i potenziali benefici di avere animali domestici in ufficio. "Diversi studi dimostrano che la vicinanza degli animali domestici migliora l'umore e la concentrazione del proprietario e dunque anche le prestazioni di lavoro", aveva spiegato. Inoltre, si eviterebbe la "nevrosi da solitudine" dei cani lasciati a casa.

La sperimentazione durerà alcuni mesi, durante i quali sarà possibile valutare l'impatto reale di questa iniziativa. "Si tratta solo di provare", ha concluso la vicesindaca Favaro. Alla fine del periodo di prova, si tireranno le somme per decidere se estendere o meno la possibilità di portare i cani in ufficio.

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