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I semafori T-Red fanno "strage": è boom di multe. «Ora un esposto al prefetto»

Il dibattito oggi in consiglio comunale. Ma l'assessore Porcedda tira dritto: «Non stiamo facendo cassa»

I t-red che si trovano in corso Vittorio Emanuele II

I t-red che si trovano in corso Vittorio Emanuele II

La “strage” delle multe a Torino generate dai semafori T-Red potrebbe arrivare presto sul tavolo del prefetto Cafagna. Il motivo? La segnaletica che non sarebbe a norma. «Chiederemo nuovamente che la segnaletica venga adeguata alle norme vigenti e, se non basterà, chiederemo l'intervento del prefetto con un esposto, perché il numero di multe è inversamente proporzionale alla qualità dei segnali». Ad affermarlo, in consiglio comunale, il consigliere Pierlucio Firrao (Torino Bellissima), autore di un’interpellanza a cui ha risposto l’assessore Marco Porcedda. L’assessore Porcedda (da noi intervistato nei giorni scorsi proprio sul tema delle multe) tira dritto sull’operato dell’amministrazione e ribadisce: «Non facciamo le multe per fare cassa, perché le sanzioni non vengono emesse in libertà, ma a seguito delle violazioni commesse».

Ma a quanto ammontano queste violazioni? Numeri alla mano, nel 2024 appena trascorso le multe che sono state emesse per le infrazioni rilevate dai semafori T-Red di Torino (tredici, gli impianti in totale in città) sono state ben 117.723. Dunque, oltre 300 sanzioni comminate al giorno. Si va dalle 506 dell'impianto più “clemente” di corso Regina Margherita, alle 41.747 di quello più “crudele” situato tra i corsi Vittorio Emanuele II, Inghilterra e Castelfidardo. Incasso totale: un milione e 120mila euro. E i ricorsi degli automobilisti? Sono stati 823, pari allo 0,7% delle sanzioni, di cui 154 accolti (0,13%), 268 respinti e 401 in attesa di decisione. «A dimostrazione di questo - ha rimarcato l’assessore Marco Porcedda - c'è il numero dei ricorsi, che sono lo 0,7% del totale. Questo dato mi fa pensare che la quasi totalità delle sanzioni vengano riconosciute come corrette da chi le prende. Può darsi che in qualche incrocio - ha concluso l'assessore - possa esserci qualche segnaletica che possa essere migliorata. Se così fosse, saremmo ben lieti di saperlo, ma ad oggi tutti i sopralluoghi effettuati dopo le segnalazioni hanno dato come riscontro che sono idonee e rispettano le norme».

Una risposta che non ha soddisfatto il consigliere Firrao, il quale si è chiesto «come sia possibile che ci siano T-Red che fanno poche centinaia di multe e altri decine di migliaia, oltre 41mila fatte da un solo impianto. Non è pensabile che in una parte di città i torinesi non sappiano guidare e nell'altra invece sì». E l’esposto al prefetto è già pronto.

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