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Torino
08 Marzo 2025 - 10:24
Ancora problemi nel carcere di Torino
Si è costituito dopo un'evasione ma appena si è trovato di fronte gli agenti ha pensato bene di aggredirli.
È successo questa notte nel carcere di Torino. Mancavano pochi minuti alle 2 quando un detenuto marocchino, che era evaso approfittando di un permesso premio per andare a trovare la madre, si è presentato al Lorusso e Cutugno con l'intenzione di costituirsi. Secondo quanto riferisce l'Osapp "all’arrivo, il detenuto si presentava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e in modo improvviso e violento, ha aggredito il personale di servizio al casellario, colpendolo con calci e pugni".
Fortunatamente, quattro agenti di polizia penitenziaria presenti sul posto sono intervenuti tempestivamente per bloccare l’aggressore, ma il detenuto ha colpito con violenza anche loro. Alla fine, riportata la calma, gli agenti feriti, cinque in tutto, sono stati immediatamente accompagnati al pronto soccorso dell’Ospedale Martini di Torino, da dove sono stati dimessi con prognosi di sette giorni per due di loro, mentre gli altri tre sono stati trattenuti in osservazione. Uno di loro, un vicesovrintendente, sarà operato in laparoscopia per ernia bilaterale a causa dello sforzo durante l'aggressione.
"Questa ennesima grave aggressione (la settima dall’inizio dell’anno, con un totale di 11 agenti feriti) conferma quanto, ormai da tempo, come sindacato segnaliamo: la situazione all’interno del carcere di Torino sta diventando sempre più pericolosa - denuncia Leo Beneduci, segretario generale dell'Osapp -. La massiccia presenza di detenuti, unita alla gravissima carenza di personale, costringe spesso i colleghi a lavorare da soli, con grave rischio per la loro sicurezza e incolumità fisica. Per l’ennesima volta, sollecitiamo chi di dovere, in particolare il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP), a intervenire con urgenza e a inviare personale di supporto a quello attualmente presente. Inoltre, facciamo l’ennesimo appello al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, affinché invii gli ispettori al fine di verificare il ‘caos’ e il ‘marasma’ che regnano all’interno del carcere, dove i detenuti continuano a spadroneggiare, e la situazione di pericolo che caratterizza l’istituto penitenziario torinese, il più complesso d’Italia". C'è poi anche un appello al Presidente del Consiglio: "Giorgia Meloni dichiari lo stato di emergenza delle carceri italiane. È inammissibile che chi lavora al servizio dello Stato, con impegno e sacrificio, debba essere aggredito. Il personale del carcere di Torino è stanco ed esausto. È giunto il momento di un intervento deciso per garantire la sicurezza degli operatori penitenziari e delle stesse strutture. Basta slogan sulla pelle dei poveri agenti della polizia penitenziaria, rimasti soli a operare nell’inferno del carcere di Torino e delle carceri italiane".
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