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Vita della città

Gite in barca e matrimoni sulla riva. Ecco come saranno il Po e la darsena

Rivoluzione sul Po: nuove imbarcazioni elettriche in acqua e pista ciclabili sulla riva entro la fine del 2026

Gite in barca e matrimoni sulla riva. Ecco come saranno il Po e la darsena

L’attenzione è per lo più focalizzata su “Let’s Po”: il maxi progetto che ha promesso, tra le altre cose, di portare entro l’autunno del prossimo anno due imbarcazioni per il servizio passeggeri nuove di zecca e 100% elettriche e una suggestiva darsena mimetizzata - per ridurre l’impatto estetico - per il loro stazionamento durante la piena, che avrà anche funzioni diverse - su cui, ad esempio, non si esclude l’ipotesi di potere celebrare matrimoni - e sarà una specie di “terrazza affacciata sul Po”

Ma fondamentali per rilanciare una vivibilità a tutto tondo, anche ciclabile, del Po, sono pure i lavori di ricucitura e potenziamento della mobilità dolce lungo la sponda destra del fiume, in grado di garantire la continuità della percorrenza ciclabile, più volte limitata sia dalle piene che da necessari lavori di manutenzione. 

La scorsa settimana, infatti, è stata finalmente varata la nuova passerella pedonale sul rio Sappone, all’interno del parco del Fioccardo (con più di 3 anni di ritardo rispetto alla data prevista), realizzata dalla Divisione Verde Pubblico e chiusa per via della sua inagibilità a seguito dell’alluvione del 2016: «Sollevata rispetto al passato per evitare il pericolo piena», ha specificato l’ingegnere comunale per il settore Ponti e Vie d’acqua Amerigo Strozziero nella riunione di Seconda e Sesta commissione ieri mattina. 

Il varo della passerella ciclopedonale su rio Sappone

Ma novità arrivano anche per quanto riguarda altre due porzioni di sponda fluviale destra in via di riqualificazione: quella tra il ponte Balbis e il ponte Isabella in cui ci sarebbe addirittura la possibilità di abbreviare i tempi dei lavori - inizialmente di circa due anni - e nel tratto tra corso Moncalieri 310 e piscina Lido: «Il progetto qui è in fase di gara e contiamo di far partire in estate questo secondo cantiere», spiega Strozziero.

Fondamentale, in questo quadro, prevedere oculate misure di sicurezza, per impedire che il flusso fluviale - molto impulsivo, poiché attraversa la città vicino alla sorgente - comprometta le nuove misure e faccia smarrire anche le nuove imbarcazioni: com’era successo con Valentino e Valentina. «Per questo abbiamo scelto imbarcazioni molto leggere, che possano essere sollevate con autogrù, e lavoriamo con Arpa su un Tavolo di sicurezza in modo da avere una finestra di anticipo di qualche ora per mettere ad esempio in sicurezza i Murazzi. Attiveremo una convenzione con la Lega navale: l’obiettivo è avere un regolamento di navigazione fluviale ad hoc», ha concluso l’assessore con delega alle Sponde fluviali Francesco Tresso.

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