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Economia & Finanza

Dalla Ferrari alla moda Made in China, Elkann scrive agli azionisti (ma scorda la Juventus)

Le difficoltà di Stellantis e la conferma della nomina a breve del successore di Tavares

Dalla Ferrari alla moda Made in China, Elkann scrive agli azionisti (ma scorda la Juventus)

In coincidenza con la pubblicazione dei risultati finanziari 2024 di Exor, John Elkann che della holding è anche CEO, ha inviato una lettera agli azionisti in cui discute la situazione economica del gruppo e le sfide previste per il 2025, dalla Ferrari a Stellantis fino al "ramo cinese" dell'impegno Agnelli/Elkann (omettendo tuttavia di menzionare la Juventus).

"Cari Azionisti," comincia Elkann, "il 2024 è stato un anno impegnativo per Exor e alcune delle nostre aziende che hanno affrontato sfide strategiche e operative." Elkann riflette sugli ultimi dodici mesi ricordando le parole del suo caro amico e mentore, Ratan Tata: "Si impara molto di più nei momenti difficili, quindi forse non bisognerebbe evitarli." La sua scomparsa, avvenuta in ottobre, è stata una grande perdita per Elkann, che sottolinea l'eredità straordinaria lasciata da Tata nel guidare il Tata Group verso il futuro e su scala mondiale.

"Il 2024 è stato un anno straordinario per Ferrari," continua Elkann, notando i "solidi risultati finanziari e i successi nel motorsport" della casa automobilistica, con il lancio di nuovi modelli come la Ferrari 12Cilindri e la F80. Parlando di Stellantis, Elkann evidenzia le difficoltà affrontate a causa di fattori esterni e interni. "I volumi globali del settore sono stati inferiori alle previsioni," osserva, citando l'indebolimento della domanda nei mercati principali come Stati Uniti ed Europa. La crescente concorrenza da parte dei produttori cinesi di veicoli elettrici (EV) a prezzi più competitivi ha esercitato pressione sui prezzi, con le esportazioni cinesi di auto elettriche che hanno raggiunto "1,3 milioni di unità nel 2024."

Elkann vede tuttavia un'opportunità in questa sfida e sottolinea i "progressi" fatti con la joint venture Leapmotor International. Leapmotor ha ottenuto "ricavi superiori a 4 miliardi di euro" nel 2024, con un margine lordo dell'8,4%, raggiungendo la redditività prima del previsto. Nel mezzo di queste difficoltà, Stellantis ha dovuto affrontare significativi problemi interni, compresi i "vuoti nell'offerta di prodotto" e le "carenze nelle funzioni di vendita e marketing" in Nord America. Questa situazione ha portato alla decisione di Carlos Tavares di dimettersi da CEO nel dicembre 2024. In merito alla futura leadership di Stellantis, Elkann menziona: "Stiamo facendo buoni progressi nella selezione del nuovo CEO," con la speranza di completare la ricerca nella prima metà del 2025. Riguardo a CNH, Elkann riferisce di un "rallentamento ciclico nei settori agricolo e delle costruzioni," con le vendite nette che hanno subito una "diminuzione del 23% rispetto al 2023."

Nel settore sanitario, pur riconoscendo la difficoltà del 2024, Elkann vede benefici dal "piano di turnaround" di Philips, con un margine EBITA rettificato migliorato al 11,5% alla fine del 2024, le crescenti performance legate agli investimenti in Merieux e le difficoltà della tecnologica Clarivate. Una nota curiosa è dedicata a una parte meno nota dell'impero: la Shang Xia, un marchio di lusso originariamente fondato da Hermès in collaborazione con la designer Qiong ErA"bbiamo investito in questa azienda nel 2020, credendo che i clienti cinesi e internazionali avrebbero apprezzato sempre di più i prodotti di lusso legati al patrimonio culturale cinese. Continuiamo a credere in questa visione e Shang Xia ha molti clienti fedeli. Tuttavia - spiega Elkann -, nonostante il valore elevato dei suoi prodotti, l’azienda ha dovuto affrontare una serie di sfide. Il mercato del lusso in Cina è calato di circa il 20% nel 2024. Inoltre, Shang Xia, fra moda e desing - con alcuni store dedicati negli aeroporti - ha dovuto semplificare il proprio modello di business, complicato dall’aggiunta della moda alla sua gamma di prodotti.

Infine, Elkann ricorda la vendita di parte della partecipazione in Ferrari per circa 3 miliardi di euro, allo scopo di investire in una "acquisizione importante" e riafferma l'impegno del gruppo nel progresso sociale e tecnologico tramite iniziative come Matabì e l'Italian Tech Week.

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