Cerca

IL FATTO

"Il mio cane non è abbandonato sul terrazzo"

Parla il padrone del lupo cecoslovacco "Volevo cederlo, ma ora ho cambiato idea"

"Il mio cane non è abbandonato sul terrazzo"

"Il mio cane non è abbandonato sul terrazzo"

Da oltre un anno Halo, un lupo cecoslovacco, vive su un terrazzo in piazza Respighi 9, nel quartiere Barriera di Milano a Torino, in mezzo a spazzatura e deiezioni. Il cane appartiene a Carlos Guidone, nato in Brasile, conosciuto nella scena hip hop torinese con il nome d’arte Korven. Il terrazzo, secondo quanto riferito dallo stesso proprietario, è stato uno dei motivi per cui ha scelto quella casa, proprio per offrire spazio al cane. Tuttavia, il disagio provocato ai vicini — tra abbai continui e cattivi odori — ha acceso la protesta nel condominio e attirato l’attenzione dei social e delle autorità. La situazione è degenerata il 14 aprile, quando sotto casa si è verificata un’aggressione: prima contro la fidanzata di Carlos, poi contro di lui. L’uomo, che riporta i segni delle percosse sul volto, ha raccontato l’accaduto sui social, dove ha mostrato anche il cane accanto a lui. “Questo è il cane maltrattato di cui parlano tanto” afferma ironicamente in un video su Facebook, prima di baciare il cane. “Dicono che facciamo i combattimenti, ma mi sembra che ne faccia più io”. La mattina seguente, il 15 aprile, i veterinari dell’Asl si sono recati sul posto per verificare le condizioni dell’animale, ma non hanno trovato nessuno: né il padrone, né il cane. Solo più tardi, attraverso ulteriori pubblicazioni sui social, si scoprirà che Carlos si era trasferito temporaneamente in un’altra abitazione, portando Halo con sé.

In una diretta social con l’attivista Enrico Rizzi, Carlos ha spiegato di aver più volte tentato di affidare Halo ad altre famiglie, invano. “Dovevo entrare nella Legione straniera francese. La leva dura cinque anni e non aveva senso metterlo in pensione per così tanto tempo”. Secondo quanto risulta dalla sua bio online, Guidone è membro di una Private Military Contractor. “Non è un cane come gli altri. Ha riconosciuto in me la figura del suo alfa”. Il quarantenne ammette che il terrazzo è spesso sporco: “È vero, c’è dell’immondizia. Ho lasciato due sacchi fuori e lui li ha sparsi ovunque. Sto lavorando, non ci sono spesso. Ma il cane non è maltrattato”.

Foto dal profilo Instagram di Gabuso

Dalle immagini, tuttavia, Halo appare visibilmente magro. Carlos non nega che l’animale abbia perso peso, ma attribuisce la cosa alle difficoltà economiche. “Ha mangiato meno, è vero, ma ora ho problemi con il lavoro. Fa la mia stessa dieta: mangia quel che mangio io”. Nonostante i problemi, Guidone ha rinunciato all’arruolamento e non intende più separarsi dal cane. “Ho lavorato come contractor e ho comprato questa casa apposta con un terrazzo di 60 metri quadrati”.

Ammette anche di essere stato sanzionato in passato: una multa di circa 100 euro dieci mesi fa per le condizioni igieniche del terrazzo. “In inverno non pulisco tutti i giorni, è vero. Ma il cane ulula solo perché è un lupo”. Riguardo l’aggressione subita, l’uomo conclude: “In cinque mi hanno preso a calci in faccia. Io non posso reagire, anche se saprei farlo. Se reagisco, passo io dalla parte del torto”.  La vicenda ha però spinto l’associazione Lndc Animal Protection a intervenire con una denuncia per maltrattamento ai sensi dell’art. 544-ter del Codice Penale. La presidente Piera Rosati ha dichiarato: “Questo non è semplicemente un cane tenuto male. È un essere senziente torturato dall’indifferenza e dall’incapacità umana. L’abbandono, l’isolamento e la mancanza di cure non possono restare impuniti”. L’associazione ha chiesto alle autorità un intervento immediato per la tutela dell’animale e una valutazione del suo stato psicofisico. “Questo non è solo un problema di benessere animale, ma un sintomo evidente del degrado culturale in cui ancora versa una parte della società” ha concluso Rosati.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.