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IL CASO

Due milioni per il Piemonte: ecco i fondi per le famiglie, gli anziani e il contrasto alle droghe

Lo annuncia l'assessore Marrone: "Si parla sempre di consultori, ma fuori dal contesto sanitario, i Centri per le famiglie sono il perno su cui si basano i servizi di welfare territoriale"

Due milioni per il Piemonte: ecco i fondi per le famiglie, gli anziani e il contrasto alle droghe

Maurizio Marrone

Il Ministero della Famiglia, sotto la guida di Eugenia Roccella, ha destinato alla Regione Piemonte un importante finanziamento statale pari a 2 milioni di euro, con l’obiettivo di potenziare e ampliare l’azione dei Centri per le famiglie già attivi sul territorio. Un intervento che si preannuncia cruciale per il welfare territoriale, in particolare per le politiche di sostegno alle famiglie, di contrasto al consumo di droghe e di promozione dell’invecchiamento attivo. Il finanziamento, che si inserisce nell'ambito della Legge regionale 1/2004, si propone di rafforzare le strutture previste per l’assistenza socio-assistenziale e il sostegno delle famiglie, da tempo necessarie ma spesso sottoutilizzate a causa di una storica carenza di risorse. “Si parla sempre di consultori, ma fuori dal contesto sanitario, i Centri per le famiglie sono il perno su cui si basano i servizi di welfare territoriale", ha dichiarato Maurizio Marrone, assessore alle Politiche sociali e alla Famiglia della Regione Piemonte. "Grazie a questo nuovo finanziamento e alla sinergia con il Governo Meloni, possiamo finalmente attuare azioni concrete, che spaziano dall’assistenza alla famiglia, alla prevenzione delle dipendenze, fino all’invecchiamento attivo" aggiunge l'assessore

L'iniziativa nasce con un forte intento di aggiornare e potenziare le funzioni già esistenti dei Centri, che ora includeranno anche programmi innovativi in ambiti cruciali come il contrasto alla droga e l’invecchiamento attivo. Marrone ha sottolineato come il finanziamento permetterà ai Centri di operare in maniera ancora più efficiente in ambiti socialmente rilevanti, mettendo in atto, tra l'altro, progetti come "Patres nelle scuole", che coinvolgerà le associazioni combattentistiche, e attività sportive legate alla salute, come le palestre di salute e il senior housing.

Inoltre, il supporto da parte del Ministero per le Politiche della Famiglia consente di rafforzare anche l'implementazione di pratiche digitali, con l'obiettivo di migliorare la comunicazione e la visibilità dei Centri attraverso l’aggiornamento dei loro siti istituzionali, nonché la creazione di specifici link per facilitare l’accesso a risorse e materiali utili per le famiglie. "È fondamentale che ogni famiglia abbia facile accesso a informazioni e servizi" ha dichiarato l'assessore, "ed è per questo che i Centri dovranno diventare dei veri e propri hub di supporto sul territorio, collegati a tutti i ministeri competenti e alla rete di servizi nazionali." Oltre 50 Centri per le Famiglie saranno coinvolti nel progetto, gestiti dai soggetti locali titolari delle funzioni socio-assistenziali piemontesi. A ciascun centro sarà assegnata una parte del finanziamento statale, destinato a rafforzare le strutture esistenti e a favorire l’implementazione di nuove attività orientate al benessere delle famiglie, al miglioramento della qualità della vita dei cittadini e alla prevenzione di fenomeni dannosi come la tossicodipendenza.

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