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Finanza & Famiglie

Comanda lui. Così John Elkann "regola i conti" in casa Agnelli/Elkann

Il 41% della Giovanni Agnelli BV alla Dicembre (che è nel mirino di mamma Margherita)

Comanda lui. Così John Elkann "regola i conti" in casa Agnelli/Elkann

Si regolano i conti in casa Agnelli. A livello finanziario-azionistico, per lo meno, ché il vero regolamento di conti è quello che si lega alla questione dell'Eredità Agnelli e alla battaglia giudiziaria fra Margherita e i figli John, Lapo e Ginevra Elkann. E proprio John, a giudicare dai movimenti azionari, è sempre più al comando.

Un comando esercitato da capostipite, secondo volontà del nonno Gianni e poi della nonna Marella (ma non ditelo a mamma Margherita), all'interno della Giovanni Agnelli BV, ossia la holding che riunisce, in tre rami, tutti i cento discendenti (al netto dei loro figli minorenni) del Senatore Giovanni Agnelli fondatore della Fiat. Adesso, il 41% di questa holding, che vale 9 miliardi di euro, è detenuto dalla Dicembre, la società semplice di cui sono soci John (al 60%), Lapo e Ginevra. Come è avvenuto?

Due anni fa, circa, John Elkann - che nel frattempo ha assunto il ruolo di ceo, lasciando all'avvocato olandese Jeroen Preller quello di presidente - aveva rilevato dal cugino Andrea Agnelli, all'epoca secondo azionista con oltre l'11%, una quota di circa il 2,9% delle azioni, liquidandolo con 300 milioni e garantendosi il controllo pieno della holding che, a sua volta, controlla il 53% di Exor (ma l'80% dei diritti di voto, secondo la legge olandese), da cui a cascata Stellantis, Ferrari, Juventus, Gedi e il resto dell'impero.

Adesso, stando a quanto scrive il Sole-24Ore, senza che vi siano stati movimenti o ulteriori cessioni di quote, il peso della Dicembre è salito considerevolmente. Otto anni fa, quando la sede fu spostata ad Amsterdam, la quota era del 36%. A consentirlo, scrive il quotidiano economico-finanziario, "il meccanismo di compensazione che avviene ogni qual volta qualcuno dei rami decide di smobilizzare le azioni in suo possesso, ma anche l’annullamento delle azioni proprie e l’effetto automatico che comporta sulle quote azionarie". Per lo stesso meccanismo, la prozia di John Maria Sole Agnelli - del ramo discendente da Gianni - è salita al 12,35%, mentre il ramo di Umberto Agnelli (ossia principalmente Andrea e la sorella Anna, il terzo ramo è quello dei Nasi) resta all'8,96%.

John Elkann, che fino a che non verrà nominato il nuovo ceo è di fatto anche capo assoluto in Stellantis, assurge sempre più al controllo totale degli affari di famiglia. Non che dal parentado siano mai arrivate contestazioni sul potere decisionale (considerando gli introiti costantemente garantiti), per quanto forse qualcuno (vedi Andrea e la Juve) ci abbia provato senza troppo successo... Ma il ruolo "ereditato", si sa, è nel mirino della mamma Margherita e della Procura di Torino. La figlia di Gianni Agnelli contesta da anni la trasmissione ereditaria, in particolare le quote della stessa Dicembre. Ma questa è una guerra che si combatte in tribunale. E a Torino non sono ancora arrivati alla chiusura indagini.

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