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Ambiente

Slow Food Torino, un seme per gli orti del futuro in Italia e Africa

Una donazione di 5mila euro per sostenere l'agricoltura sostenibile e l'educazione alimentare

Slow Food Torino, un seme per gli orti del futuro in Italia e Africa

In un mondo in cui le sfide ambientali sembrano crescere di giorno in giorno, piccoli gesti possono fare una grande differenza. È questo il messaggio che emerge dalla recente iniziativa di Slow Food Torino Città, che ha deciso di chiudere il mandato del suo presidente Oliviero Alotto con un gesto di solidarietà e speranza. La donazione di 5mila euro, destinata a sostenere il progetto degli orti Slow Food in Italia e in Africa, rappresenta non solo un contributo economico, ma un simbolo di impegno verso un futuro più sostenibile e consapevole.

La donazione, suddivisa tra Slow Food Italia e Slow Food International, è stata deliberata a conclusione dei due mandati di Oliviero Alotto, che ha guidato il convivium torinese dal 2017 al 2025. Questo gesto è un atto di generosità, ma anche un segnale forte di continuità e impegno verso l'agricoltura sostenibile e l'educazione alimentare. Gli orti, infatti, sono uno dei simboli più potenti dell'impegno di Slow Food.

In questi giorni, il presidente di Slow Food International, Edward (Edie) Mukiibi, ha incontrato Oliviero Alotto, insieme a Luca Alzona e Leo Rieser, per esprimere il suo ringraziamento all'associazione torinese. Mukiibi ha sottolineato come il progetto degli orti sia un esempio di come le comunità possano unirsi per affrontare le sfide globali, auspicando che questo gesto possa ispirare altri territori a seguire l'esempio di Torino.

Oliviero Alotto ha voluto rimarcare l'importanza di sostenere gli orti in Africa, soprattutto in questo momento storico così complesso in cui è di fondamentale importanza ricordare la centralità della questione africana, un continente troppo spesso dimenticato, che sta pagando un prezzo altissimo a causa della crisi climatica e del riscaldamento globale.

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